domenica 26 luglio 2009

Parole sante

E' arrivata l'estate e con lei gli spettacoli all'aperto. Ieri sera sono stata a vedere e sentire Ascanio Celestini e la sua band di ottimi musicisti. Lo spettacolo "Parole sante" è diventato anche un cd, il primo in cui Ascanio canta. Ed è una rivelazione!
Da troppo tempo ero orfana di Fabrizio De Andrè e di Giorgio Gaber (ma non quello descritto dalla sua potente moglie), di buona musica e testi intelligenti che leggono la realtà.
Alla fine dello spettacolo, la sensazione è che l'aria che tira è proprio mefitica ma che nelle canzoni si può trovare uno spiraglio, un suggerimento, una goccia di saggezza e di miele...
Grazie all'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza per le bellissime iniziative che offre dopo dieci lunghi anni di aridità.

sabato 11 luglio 2009

Obama: "Il futuro dell'Africa è degli africani. Yes you can"

Il Presidente degli Stati Uniti d'America dice cose che aspettavo da tanto tempo, utopie impensabili solo un anno fa.
Il mondo sta cambiando e c'è speranza che diventi migliore anche se visto dall'Italia e dalla città dove si sta costruendo una grande base militare statunitense.

venerdì 10 luglio 2009

Vietate bottiglie di plastica

In una conferenza stampa del G8 dell'Aquila, ieri, il Presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obama, parlando degli impegni per l'ambiente, ha detto che non bisogna assumere atteggiamenti cinici che considerano il riscaldamento globale un problema troppo grande da affrontare, ormai non più risolvibile. Ha detto che bisogna prendersi le proprie responsabilità e agire localmente e globalmente.

Oggi sul quotidiano La Repubblica si legge:
Una cittadina australiana mette al bando i contenitori di plastica contro l'inquinamento (9 luglio 2009)

giovedì 9 luglio 2009

leadership

Se in italiano non abbiamo sentito l'esigenza di coniare una parola corrispondente all'esperienza di leadership questo vuol dire che nella nostra tradizione culturale l'esperienza di "scegliesi" un capo (specie con la possibilità di cambiarlo quando non siamo d'accordo) è considerata marginale.
...
L'idea che il potere non è qualcosa che si prende e si tiene, ma che ci è "dato" dagli altri e che si può perdere senza grandi traumi è tipica della democrazia. Mentre in Inghilterra fin dai tempi del feudalesimo si è insaurata la tradizione del "Primo inter Pares" ratificata dalla Magna Charta e questa prassi e mentalità sono divenute simbolo della cultura nazionale, da noi non è stato così. E di questo ancora risente la nostra lingua, la nostra esperienza e il nostro immaginario collettivo.

M.Sclavi Arte di ascoltare e mondi possibili p.41

domenica 5 luglio 2009

Vicenza, 4 luglio 2009 NoDalMolin

da www.youreporter.it

Imponente schieramento delle forze dell'ordine. La testa del corteo chiede alla polizia di spostarsi per far procedere la manifestazione.

La testa del corteo, organizzato con i cordoni e gli scudi, chiede con determinazione la rimozione dello smisurato schieramento di forze dell'ordine che stanno palesemente impedendo lo svolgimento della manifestazione. Numerosi sono stati i controlli alle automobili e ai pullman che stavano raggiungendo Vicenza.

Più che un blocco della polizia sembra un vero e proprio divieto a manifestare. La testa del corteo sta avanzando lentamente.

La testa del corteo respinge l'avanzata dei carabinieri. Le forze dell'ordine lanciano lacrimogeni contro i manifestanti.

La testa del corteo è ferma sul ponte. I blindati della polizia avanzano sul ponte davanti alla testa del corteo.

La testa del corteo si è ricompattata, si trova all'altezza del Presidio dove si susseguono interventi che ribadiscono la volontà di procedere lungo il percorso autorizzato.

Le migliaia (13 mila circa) di persone presenti non si sono fatte intimorire dalle cariche della polizia (3 mila tra polizziotti, carabinieri e finanzieri, elicotteri e unità cinofine). La generosità dei manifestanti in testa ha retto di fronte alla brutalità delle forze dell'ordine e ha difeso le migliaia di persone venute oggi a Vicenza per fermare le basi di guerra.

Cinzia Bottene sottolinea come la scelta di schierare questa forza smisurata a difesa di una base di guerra americana sia una grave sconfitta per lo stato italiano.

venerdì 3 luglio 2009

Stanchi di democrazia

... Come la storia ci insegna, le dittature terminano con la morte del dittatore...
Il momento è propizio: la paura è diffusa ovunque, sia verso lo straniero, migrante invasore, sia per l'impoverimento causato dalla grande crisi finanziaria.
... Il popolo che non ha pratica democratica può scambiare la libertà di delinquere come una conseguenza della democrazia... Un Parlamento che riduce la sua attività nel discutere e approvare leggi, ma ratifica i Decreti del Governo, è un segnale di pericolo. Una amministrazione pubblica che non fa pagare le tasse... ma aumenta il debito pubbblico è un segnale di pericolo...

La Democrazia è la più evoluta forma di convivenza civile, difficile da mantenere, richiede cittadini con cultura e pazienza politica...
Il problema è che gli italiani non hanno esperienza di Democrazia, prima era l'impero straniero, poi una monarchia costituzionale "piemontese". Poi il fascismo, poi una Democrazia "sotto tutela", senza alternanze, fino al crollo del "muro" che divideva il mondo.
Due decenni perchè un popolo impari a vivere la Democrazia sono pochi, questo è il maggiore dei pericoli.

Liberamente tratto da Biolcalenda