sabato 31 marzo 2012

3800 pali

Oggi un gruppo di vicentini nodalmolin si è recato nell'ansa del fiume Bacchiglione dove sbocca il grosso canale di scarico delle acque sotterranee della base americana. Come si vede dalle foto il manufatto è abbastanza grande ma soprattutto è stato costruito fuori e contro le prescrizioni della Vinca che la Regione, ancora nel 2007 aveva raccomandato al commissario Costa e al comandante americano della base richiamandole con un'altra circolare nel 2009 affinchè l'equilibrio idrogeologico di falda e il corretto deflusso delle acqua sotterranee non fosse compromesso dai lavori per l'insediamento della base militare statunitense.
Il movimento nodalmolin aveva investito della questione l'ufficio competente del Genio civile di Vicenza che sovrintende al governo delle acque dei fiumi ecc. e poi l'Amministrazione Comunale che mandava dei vigili a verificare ed infine la Procura di Vicenza per denunciare l'illegalità dell'opera oramai costruita. Sono passati diversi mesi ma niente è stato fatto, salvo un ironico comunicato del Genio civile che ammettendo l'abuso aggiungeva che a posteriori tutto sarebbe stato sanato e regolarizzato.

Sanare e condonare: parole magiche che in Italia sono sicuramente fra le più usate e applicate e quindi non rompessimo troppo le scatole... Ma pochi giorni fa la strana apparizione di laghetti nel lato est dell'areoporto, strani perchè emersi dopo un lungo periodo di siccità, ha fatto sorgere il sospetto anche ai più scettici e cinici fra i politici e gli amministratori vicentini che qualcosa ha rotto l' equilibrio idrogeologico dell'area e soprattutto della falda manomessa da più di 3800  pali di cemento conficcati nel terreno soprastante, per sostenere gli edifici della base e che probabilmente oltre che la stabilità ne hanno compromesso anche la qualità.

Di fronte a questo vero e proprio danno ambientale alla città che questa specie di mostro minotauro ha prodotto (e siamo solo all'inizio perchè il grosso dei militari non è ancora arrivato) abbiamo deciso di riprendere ad attraversare quei territori per segnalare e denunciare all'opinione pubblica quali sono i punti critici di questo dissesto, che nessuno finora vuole controllare e tantomeno sanzionare, per cercare di farlo direttamente, dal basso.



6 commenti:

  1. stanno avvelenando il presente ed il futuro dei nostri figli...

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  2. Ben fatto. Tienici informati.

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  3. I danni al territorio continuano, inevitabile. Allora gridiamo: indietro tutta! No dal Molin!

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  4. La cosa più vergognosa è il comportamento di chi dovrebbe intervenire e invece fa orecchi da mercante.

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