domenica 19 agosto 2012

Cent'anni per crescere... una mattina per abbatterlo

Fa un gran caldo, il riscaldamento globale è una realtà inconfutabile; le soluzioni non si cercano e non si trovano. L'asfalto e il cemento sono tra i co-imputati con lo sviluppo che produce pm10 (di cui siamo tra i maggiori beneficiati).
Gli alberi producono l'ossigeno e ripuliscono l'aria inquinata , allora, com'è logico, stanno tagliando un altro albero centenario.
Questa amministrazione comunale (centro sinistra e meno male!), per la seconda volta, preferisce le rotatorie agli alberi. Un affare vantaggioso!
Le proteste sono state ignorate. La volta scorsa hanno segato un maestoso pioppo. Lo hanno tagliato di notte, per non affrontare le proteste, così sono riusciti anche a danneggiare la facciata del vicino provveditorato agli studi.
Ma chi hanno chiamato per il lavoro?
Ora c'è una modesta rotatoria a garanzia della scorrevolezza del traffico veicolare e sopratutto di quella del denaro pubblico.

Proprio in questo momento stanno uccidendo un magnifico cedro, una conifera meravigliosa per costuire un'altra squallida rotatoria di asfalto e cemento. Hanno scelto la domenica della settimana più vacanziera di agosto, quando in città non c'è quasi più nessuno; la zona est della città è bloccata da un ingente schieramento di forze.
Si può pensare che sia una scelta strategica per non disturbare il traffico e quindi i cittadini... ma anche per evitare inopportune e scomode proteste.

Sono arrabbiatissima e ho un nodo alla gola. Queste sono le ultime foto che sono riuscita a scattargli.
colonna sonora: Parco Sempione - Elio e le storie tese - dall'album Studentessi









sabato 18 agosto 2012

un regime e una chiesa che odiano le donne


Tre giovani donne sono state condannate ad una pena durissima: due anni di campo di lavoro perché, dentro una chiesa hanno intonato una preghiera punk, che in italiano suona così:

"Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! Caccia Putin, caccia Putin!

(...) Gli omossessuali vengono mandati in Siberia in catene.

Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione.

(...) Per non addolorare il santo dei santi, le donne devono partorire e amare.

Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista.

(...) La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. 

La Vergine Maria è con noi manifestanti.

Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! Caccia Putin, caccia Putin!"






"Preghiamo" con loro!

sabato 11 agosto 2012

Un regime che odia le donne

la protesta
Le Pussy Riot sono giovani donne protestano contro il regime violento e antidemocratico di Putin (non dimentichiamo l'omicidio di Anna Stepanovna Politkovskaja), con flash mob e performance estemporanee


il reato
















Queste "pericolose" ragazze sovversive hanno osato ballare, senza l'autorizzazione di Putin, in una chiesa russa. Non si può è contro la morale e si sa, il patriarca ortodosso Kirill, è un noto moralizzatore. Qui è ripreso durante un incontro ufficiale. Il costoso orologio da polso è stato "ritoccato" perché l'ostentazione della ricchezza non sarebbe consona al suo ministero.


il fotomontaggio per il patriarca Kirill 
a sinistra la foto originale con l'orologio, a destra se ne vede ancora il riflesso 


Liberatele!

mercoledì 8 agosto 2012

la pena di morte

Dove non arrivano le armi, arrivano gli attacchi degli "azzeccagarbugli".

Il pg di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, commemorando il giudice Paolo Borsellino, ha parlato chiaro e forte: "Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra la negazione dei valori di giustizia e legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere"






Antonio Ingroia dice:"L'opera è a buon punto, siamo nella stanza della verità... ci sono ancora molti angoli bui in questa stanza perchè troppi hanno sbarrato le finestre, hanno spento le luci..."

Forse si sono allarmati e la reazione non si è fatta attendere. La procura generale della Cassazione ha aperto un fascicolo per valutare se avviare l'indagine disciplinare... leggere tutto l'articolo qui

La domanda è sempre la stessa: CHI E' STATO?


fonti: Il Fatto Quotidiano e canale youtube sanremo meetup338

Post scriptum:



Venerdì 24 agosto 2012, alle ore 21 in piazza a Mossano (VI), 
Antonio Ingroia presenta il suo libro "Palermo: gli splendori e le miserie. L'eroismo e le viltà", Melampo. 

Descrizione tratta dal sito: ibs "Palermo, il luogo dove tutto ha inizio e dove tutto finisce. Palermo splendida e ammaliante. Palermo corrotta e irredimibile. A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una bellissima donna, sfatta, gonfia di umori guasti, le unghie nere, è però egualmente, arcanamente bella. Palermo è la storia della Sicilia, tutte le viltà e tutti gli eroismi, le disperazioni, i furori, le sconfitte, le ribellioni". Così scriveva Giuseppe Fava, che narrò la Sicilia con indignazione e furore carnali. Trent'anni dopo Antonio Ingroia narra una Palermo eccessiva, carica, dai colori fortissimi, fino a stordire. Una città specchio d'Italia, contraddizione perenne, dove le storie si fanno Storia. Dove si alternano e si combattono la tragedia e la speranza. Ma dove non trova posto la rassegnazione all'eterno ritorno."

Parteciperanno all'incontro: Loris Mazzetti, Beppino Englaro, Albino Bizzotto, Bepi de Marzi, Rossella Cantoni, Giannico Rodighiero, Gianfranco Bettin, Francesca Lazzari.


Secondo Post scriptum:

Dato l'indecente silenzio della quasi totalità della stampa italiana, non ci restano che le nostre firme. Esprimiamo il sostegno ai magistrati coraggiosi che vogliono isolare e punire.
Qui per firmare nella pagina de Il Fatto Quotidiano

lunedì 6 agosto 2012

Memoria

Ogni giorno c'è un anniversario...
il 6 agosto 1945 si consumava un crimine contro l'umanità, iniziava la corsa agli armamenti atomici e si inaugurava il bipolarismo tra gli USA e l'URSS.
Oggi, uno dei due "blocchi" non c'è più e l'altro deve cedere supremazia ad altre economie emergenti, ma l'industria degli armamenti, la finanza collegata e gli apparati militari sono sempre vincenti e ricordano a tutto il mondo, chi comanda veramente.




Come te anch'io ho cercato di lottare con tutte le mie forze contro la smemoratezza. E come te ho dimenticato. Come te ho desiderato avere un'inconsolabile memoria, una memoria fatta d'ombra e di pietra. Ho lottato da sola con violenza, ogni giorno, contro l'orrore di non poter più comprendere il perchè di questo ricordo. Come te, ho dimenticato.


da Hiroshima mon amour di Alain Resnais, 1959

giovedì 2 agosto 2012