mercoledì 8 agosto 2012

la pena di morte

Dove non arrivano le armi, arrivano gli attacchi degli "azzeccagarbugli".

Il pg di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, commemorando il giudice Paolo Borsellino, ha parlato chiaro e forte: "Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra la negazione dei valori di giustizia e legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere"






Antonio Ingroia dice:"L'opera è a buon punto, siamo nella stanza della verità... ci sono ancora molti angoli bui in questa stanza perchè troppi hanno sbarrato le finestre, hanno spento le luci..."

Forse si sono allarmati e la reazione non si è fatta attendere. La procura generale della Cassazione ha aperto un fascicolo per valutare se avviare l'indagine disciplinare... leggere tutto l'articolo qui

La domanda è sempre la stessa: CHI E' STATO?


fonti: Il Fatto Quotidiano e canale youtube sanremo meetup338

Post scriptum:



Venerdì 24 agosto 2012, alle ore 21 in piazza a Mossano (VI), 
Antonio Ingroia presenta il suo libro "Palermo: gli splendori e le miserie. L'eroismo e le viltà", Melampo. 

Descrizione tratta dal sito: ibs "Palermo, il luogo dove tutto ha inizio e dove tutto finisce. Palermo splendida e ammaliante. Palermo corrotta e irredimibile. A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una bellissima donna, sfatta, gonfia di umori guasti, le unghie nere, è però egualmente, arcanamente bella. Palermo è la storia della Sicilia, tutte le viltà e tutti gli eroismi, le disperazioni, i furori, le sconfitte, le ribellioni". Così scriveva Giuseppe Fava, che narrò la Sicilia con indignazione e furore carnali. Trent'anni dopo Antonio Ingroia narra una Palermo eccessiva, carica, dai colori fortissimi, fino a stordire. Una città specchio d'Italia, contraddizione perenne, dove le storie si fanno Storia. Dove si alternano e si combattono la tragedia e la speranza. Ma dove non trova posto la rassegnazione all'eterno ritorno."

Parteciperanno all'incontro: Loris Mazzetti, Beppino Englaro, Albino Bizzotto, Bepi de Marzi, Rossella Cantoni, Giannico Rodighiero, Gianfranco Bettin, Francesca Lazzari.


Secondo Post scriptum:

Dato l'indecente silenzio della quasi totalità della stampa italiana, non ci restano che le nostre firme. Esprimiamo il sostegno ai magistrati coraggiosi che vogliono isolare e punire.
Qui per firmare nella pagina de Il Fatto Quotidiano

4 commenti:

  1. Grazie per queste due testimonianze.Le ho seguite entrambe con attenzione, perchè la VERITA' è proprio in queste loro parole.
    Loro non sono solo 'vicini', loro già sanno tutto o quasi (immagino una lista di nomi scritti su quel bigliettino in mano a Ingroia), e stanno chiaramente cercando aiuto in questo processo di chiarificazione.Borsellino e' morto perchè ha manifestato la sua intenzione di volere denunciare questa verità; è morto per mano mafiosa, ma con l'aiuto di elementi marci nelle istituzioni..Elementi costituenti un vero e proprio ANTI STATO...
    Comunque grandi uomini anche Scarpinato e Ingroia, veramente!

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  2. Quei delinquenti che vogliono procedere contro Scarpinato e Ingroia si riempiono la bocca di Borsellino e Falcone ma sono gli stessi delinquenti che attaccavano Borsellino e Falcone quando erano vivi.

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  3. Tanto di cappello a un simile coraggio! Cert'altra gente dovrebbe solo imparare!

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  4. è logico che quando lo Stato (stato) sente addosso il fiato della verità ti promuove, così da allontanarti, o lascia che ti uccidano....speriamo stavolta non accada.

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