lunedì 15 ottobre 2012

A volte ritornano

e aggiungo: troppo spesso!
Cito il sempre attento Guido Scorza:
«La disposizione prevede che ogni gestore di sito informatico debba provvedere alla rettifica di quanto scritto entro 48 ore dal ricevimento di una qualsiasi richiesta a pena, in caso contrario, di una sanzione pecuniaria di oltre diecimila euro. Inutile ricordare che l’introduzione nell’ordinamento di una previsione tanto scellerata avrebbe come effetto immediato quello di far passare la voglia, a centinaia di migliaia di cittadini italiani, di condividere informazioni ed opinioni online e/o di veder sistematicamente trionfare l’opinione dei più forti, giusta o sbagliata che sia perché nessuno, nella blogosfera, sarebbe disposto anche solo a rischiare di dover pagare oltre dieci mila euro per un’attività amatoriale.

L’esame del disegno di legge “Salva Sallusti”, naturalmente, è iniziato, a tempo di record, qualche ora dopo la sua presentazione. Domani, infatti, in Commissione Giustizia, si vota sugli emendamenti “ammazza Internet”».


Come osserva Giglioli, autore del post da cui proviene questo brano (che invito a leggere interamente): 
La legge di cui stiamo parlando è bipartisan: porta la firma di Vannino Chiti (Pd) e di Maurizio Gasparri (Pdl).

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