venerdì 19 ottobre 2012

ho ricevuto da un'amico un'e-mail: Ciao, non so se l'hai visto, c'era oggi (17 ottobre u.s.) sul manifesto,  ma mi sembra un testo condivisibile, che ne pensi?


Rivolgiamo questo appello alle cittadine e ai cittadini, alle forze sane e alle realtà civiche e ambientaliste disperse, alle centinaia di amministratori locali, che da troppo tempo manifestano l’urgenza di agire per cambiare questo paese, ma che non riescono a trovare una sintesi politica e dare vita ad un’unico progetto con ambizioni di governo e che sappia essere realmente attrattivo e credibile per gli elettori.
Le prossime elezioni, probabilmente, vedranno una contesa tra poli costruiti e strutturati attorno alla cosiddetta Agenda Monti. Qualcuno persegue in maniera molto chiara il Monti Bis, altri si definiscono alternativi ma sono in realtà portatori delle stesse ricette, ormai provate e riprovate, che non possono essere la soluzione alla crisi economica, ambientale e morale del paese.
Ma esiste lo spazio per un’alternativa?
Se esiste, e noi siamo convinti che esista, questo è il momento di costruirla.
Un’alternativa che sappia indicare una nuova strada verso la riconversione ecologica dell’economia, che trovi in essa nuove opportunità di lavoro, abbandonando il vigente e dominante modello di sviluppo che sta privatizzando i beni comuni, e annullando i diritti delle persone, compresi quelli sanciti dalla Costituzione;
che sappia essere un vero attrattore ed incarnare le aspettative della miriade di movimenti locali, ambientalisti e solidali che animano e difendono i territori e che promuovono la cultura della pace e della convivenza civile;
che voglia riprendere e rilanciare la vittoria referendaria del 2011 chiedendo il rispetto del voto dei 27.637.943 di italiani che hanno detto SI all’Acqua Pubblica e No al Nucleare e che sia protagonista anche della prossima sfida referendaria sul lavoro;
che sappia raccogliere le migliori esperienze e le più avanzate pratiche svolte da amministratori locali e da liste civiche locali esaltando l’autogoverno locale e dimostrando in concreto e sul campo che può esistere un modo alternativo di gestire il territorio, i rifiuti, l’energia, di accompagnare le comunità;
che promuova forme di democrazia diretta e punti all’abolizione dei privilegi della politica;
che voglia mettere la politica al di sopra della finanza e del mercato, contrastando veramente la precarietà, restituendo dignità e centralità al lavoro;
che si collochi chiaramente a favore della scuola e università pubblica, delll’investimento a sostegno della formazione, della ricerca e dell’innovazione;
che tuteli il diritto alla salute di tutti i cittadini e che difenda il servizio sanitario pubblico e le politiche di protezione sociale;
che manifesti chiaramente il suo appoggio alle battaglie per i diritti civili e per la laicità dello Stato;
che faccia della lotta alle mafie e del contrasto generale alla cultura dell’illegalità un pilastro della propria azione politica.
NOI VOGLIAMO COSTRUIRE UN’ALLEANZA PER I BENI COMUNI
segue una lunga lista delle adesioni di amministratori, molti dei quali legati al Buona Amministrazione. Il primo firmatario è Domenico Finiguerragià sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI), co-portavoce Ecologisti e Reti Civiche – Verdi Europei.


link utili:

5 commenti:

  1. il movimento ALBA si sta muovendo in questa direzione, spero che le reti civiche si associno tra di loro altrimenti facciamo i soliti coriandoli di sinistra. Trovi riferimenti a ALBA nel banner a destra del mio blog, un saluto.

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    1. Grazie... mi associo alla tua speranza a proposito dei coriandoli... ma la speranza non basta.
      Italiani, spesso definiti, anarchici e individualisti, a sinistra, ci comportiamo come se si trattasse di giudizi negativi o, nel migliore dei casi, di aggettivi vuoti e privi di significato filosofico e politico.
      Ripartiamo dunque dall'essere, riportiamo al centro l'umanità, nel senso più ampio, prima di avventurarci in nuovi soggetti politici che non ci assomigliano.

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  2. il progetto è interessante, ma la prospettiva elettorale è debole!

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  3. Qualcosa si muove a sinistra, ed è positivo. L'alba di una nuova speranza.

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  4. Mi piace pensare che la politica non è morta, che è solo in convalescenza e che è in grado di raccogliere tutti coloro che hanno bisogno di risposte a tutte queste giuste richieste.

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