domenica 25 novembre 2012

uomini che odiano le donne

non è solo un romanzo poliziesco, è una tragica realtà.

Sabato sera pre natalizio, nelle ricche stradine del centro della mia città d'arte, tra tanti passanti attirati dalle bancarelle e dalle sfavillanti vetrine dei negozi di lusso (gli unici che fanno affari d'oro), abbiamo commemorato le vittime di femminicidio.
Lumini di carta rosata formano il numero delle vittime in Italia dall'inizio di quest'anno.


Un numero di omicidi incredibile e assurdo per un paese civile, democratico, membro dell'UE, nel terzo millennio.

Già definito delitto passionale, derubricato ad attenuante nei tribunali della repubblica, il femminicidio dovrebbe costituire un'aggravante in caso di omicidio in quanto degenerazione della volontà di  possesso di un uomo su di una donna.

Le brevi storie di queste vittime, raccontano di dominio e di possesso come nella celebre trilogia Millennium e spesso terminano con il suicidio dell'assassino.

Le mura domestiche sono il luogo più pericoloso per le donne. Le molestie, lo stalking, le violenze verbali e fisiche sulle donne, avvengono prevalentemente in casa o comunque in luoghi conosciuti come al lavoro.
Tra gli uomini che uccidono le loro compagne, ci sono diversi uomini armati: agenti delle forze dell'ordine, guardie giurate, cacciatori...

4 commenti:

  1. Sottoscrvo tutto, ma metto in evidenza una frase, che dice molto: "Le mura domestiche sono il luogo più pericoloso per le donne" ... altro che Family Day.

    RispondiElimina
  2. Concordo con te e trascrivo il pensiero di Alligatore..

    RispondiElimina
  3. Chissà se si riuscirà mai a debellare questa violenza. Bisogna che le donne che subiscono violenza all'interno delle case riescano a trovare il coraggio per denunciare i delinquenti.

    RispondiElimina