domenica 15 novembre 2015

Libertà e Democrazia



seguo le notizie sui media mainstream:
Libertà e Democrazia sarebbero gli obiettivi di chi ha pensato e realizzato l'ultimo attentato terroristico in Europa; una "certezza" seguita da fiumi di parole per ricordarci di avere paura.

Stato di emergenza e chiusura delle frontiere sono stati annunciati fin dalle prime ore dal Presidente dei Francesi.
Lo stato di emergenza e la chiusura delle frontiere sono proprio gli obiettivi di chi vuole seminare la paura (terroristi) perchè sono la negazione della Libertà e della Democrazia:

Lo stato d’emergenza, dichiarato su tutto il territorio francese in seguito agli attentati di venerdì 13 novembre, è una misura straordinaria che dà poteri speciali ai prefetti e permette di dichiarare il coprifuoco, interrompere la libera circolazione, impedire qualsiasi forma di manifestazione pubblica e chiudere luoghi come le sale da concerto e i bar. Consente inoltre il controllo dei mezzi d’informazione e permette alle forze dell’ordine perquisizioni a domicilio di giorno e di notte.
fonte: Internazionale

nel gennaio scorso scrissi: 
Eredità della Rivoluzione Francese, la Libertà è l'imprescindibile conquista e fondamento della nostra civiltà. Quest'ultimo atto di terrorismo può motivare "un giro di vite" in cui la vittima può paradossalmente, essere proprio la libertà.
 
Concordo con Emergency:
Diritti, democrazia e libertà sono l'unico modo di spezzare il cerchio della violenza e del terrore

lunedì 2 novembre 2015

guerre, armi e targhette

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza della mia città, ospita nel parco di 536 piante meravigliose, tra le quali una splendida Zelkova carpinifolia, una collezione di cannoni austroungarici Skoda del primo conflitto mondiale.


Ogni cannone, corredato di targhetta esplicativa, è un potente memento: qui siamo stati ad un passo dall'essere invasi dalle truppe austroungariche e se non avessero cambiato il pessimo Cadorna con Diaz, avremmo compromesso l'esito del conflitto.
Per fortuna, quella volta eravamo alleati con "quelli giusti", non come pochi anni dopo...


Accanto ai cannoni, è stata collocata anche una bomba della seconda guerra mondiale, frutto di una tardiva ma opportuna bonifica della zona dell'ex aeroporto ora occupata dalla più grande e ingombrante base militare USA, Dal Molin.

La bomba è una delle tante regalate nel 1943, degli "alleati"; gli stessi che poi hanno costruito sopra le loro bombe inesplose, la loro faraonica base militare.

La targhetta che correda questa meraviglia della scienza bellica, non indica la sua provenienza ma chi l'ha bonificata.

Sarebbe stato imbarazzante che nella città che ospita, mal volentieri, i guerrieri moderni, si facesse riferimento ai lutti e ai danni che ci hanno procurato.
La retorica concede solo riconoscenza eterna ripagata con l'occupazione del territorio e la fedeltà incondizionata.


Il nome dell'operazione di bonifica è stato scelto per disinnercare la memoria dall'evocazione della capacità distruttiva.

Anche la data non è casuale... noi, quel giorno eravamo davanti la base USA per celebrare la Liberazione dal nazifascismo e protestare contro l'invasione attuale.