79 anni fa, il 6 agosto del 1945, i
terroristi yankee sganciarono la prima bomba atomica della storia, battezzata con il nome in codice "Little Boy", secondo la curiosa
balordaggine militaristica ed infantile tipica degli USA, sulla
popolosa città nipponica di Hiroshima, che fu rasa al suolo in un solo
istante, sterminando 100mila persone al primo impatto. Tre giorni dopo,
il 9 agosto, quei "bravi ragazzi" replicarono il loro crimine su
Nagasaki. Atroci ed indescrivibili sofferenze cagionate dai terribili
effetti radioattivi, contaminarono in maniera irrimediabile
l'atmosfera e l'ambiente circostanti in virtù degli ordigni nucleari
impiegati per la prima, e per il momento unica volta, verso le popolazioni civili, per
vincere la guerra (già vinta di fatto) e trasmettere un segnale intimidatorio all'intero
pianeta, in primo luogo ai loro nemici sul fronte della "guerra fredda": l'URSS. "Siamo i padroni
dell'atomica, pertanto siamo i nuovi padroni del mondo". In seguito, intere generazioni patirono e vissero in modo tragico. Si trattò di un abominevole
crimine di guerra perpetrato nei riguardi dell'intero genere umano a
tutti gli effetti, di un misfatto commesso senza precedenti storici.
Alla pari degli orrori e dei delitti compiuti dai feroci criminali
nazisti durante il secondo conflitto mondiale. Liberamente tratto da Il Pane e le Rose
Aggiungo che gli orrori e i delitti dei feroci criminali sulla terra e sugli abitanti della Palestina, non sono da meno dei loro sodali d'oltre oceano e che celebrare questo anniversario con le truppe e i politici statunitensi, sia come denunciare un furto insieme ai ladri, in piena distopia e dissonanza cognitiva. Lo scorso anno, un alto rappresentante del Parlamento USA, lasciò intendere tra le righe del suo discorso commemorativo, che gli Stati Uniti d'America non ne erano responsabili.
Leggendo le notizie odierne, dove se ne parla, si scrive di bombe atomiche ma non si nomina quasi mai il colpevole dell'atroce crimine. Eppure non siamo mai stati così vicino al ripetersi di quegli eventi e l'orologio dell'apocalisse è a meno 90 secondi; siamo quelli che non conoscono la storia del proprio passato o la travisano aprendo le finestre di Overton, quindi siamo condannati a ripeterla.
C'è una censura paurosa su quei fatti, sempre più censurati!
RispondiEliminaCensura, una parola che credevamo non dover più pronunciare.
EliminaSiamo un'associazione in collaborazione con la Banca Mondiale e altre banche di qui e altrove. Offriamo un finanziamento a fondo perduto di 15.000 euro a poche persone che hanno bisogno di soldi per avviare un'attività o altro.
RispondiEliminaE-mail: kristinajohansson08@gmail.com