domenica 7 aprile 2024

Dal discorso tenuto al Senato della Repubblica Italiana da Sandro Pertini il 7 marzo del 1949:

«Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra…. Ma il nostro voto è ispirato anche a un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente…

Una “Santa Alleanza” in funzione antisovietica, un’associazione di nazioni, quindi, che porterà in sé le premesse di una nuova guerra e non le premesse di una pace sicura e duratura. Noi siamo contro questo Patto Atlantico dato che esso è in funzione antisovietica. Perché non dimentichiamo, infatti, come invece dimenticano i vostri padroni di oltre Oceano, quello che l’Unione Sovietica ha dato durante l’ultima guerra. Essa è la nazione che ha pagato il più alto prezzo di sangue. Senza il suo sforzo eroico le Potenze occidentali non sarebbero riuscite da sole a liberare l’Europa dalla dittatura nazifascista…E noi socialisti sentiamo che se domani per dannata ipotesi dovesse crollare l’Unione Sovietica sotto la prepotenza della nuova “Santa Alleanza”, con L’Unione Sovietica crollerebbe il movimento operaio e crolleremmo noi socialisti…

Parecchi di voi si rallegrarono quando videro piegata sotto la dittatura fascista la classe operaia italiana e costoro non compresero che, quando in una nazione crolla la classe operaia, o tosto o tardi con la classe operaia, finisce per crollare la nazione intera… Oggi noi abbiamo sentito gridare “Viva l’Italia” quando voi avete posto il problema dell’indipendenza della patria. Ma non so quanti di coloro che oggi hanno alzato questo grido, sarebbero pronti domani veramente a impugnare le armi per difendere la patria. Molti di costoro non le hanno sapute impugnare contro i nazisti. Le hanno impugnate invece contadini e operai, i quali si sono fatti ammazzare per l’indipendenza della patria.

Onorevole Presidente del Consiglio, domenica scorsa a Venezia, in piazza San Marco, sono convenuti migliaia di partigiani da tutta l’Italia e hanno manifestato precisa la loro volontà contro la guerra, contro il Patto Atlantico e per la pace. Questi partigiani hanno manifestato la loro decisione di mettersi all’avanguardia della lotta per la pace, che è già iniziata in Italia, essi sono decisi costituire con le donne, con tutti i lavoratori una barriera umana onde la guerra non passi. Questi partigiani anche un’altra volontà hanno manifestato, ed è questa: saranno pronti con la stessa tenacia, con la stessa passione con cui si sono battuti contro i nazisti, a battersi contro le forze imperialistiche straniere qualora domani queste tentassero di trasformare l’Italia in una base per le loro azioni criminali di guerra. Per tutte queste ragioni noi voteremo contro il Patto Atlantico».

9 commenti:

  1. Grande uomo e, purtroppo, lungimirante. Purtroppo ora abbiamo due tirannidi contrapposte e ne finiremo schiacciati

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  2. Quanto manca una persona integerrima e speciale come Sandro Pertini! Mi continuo a domandare che senso abbia questo patto atlantico, questa Nato, nel periodo attuale? Solo a causare guerre su guerre! Quale sarebbe stato il pericolo russo? Mi fa schifo Putin, sia ben chiaro, come mi fa schifo Zelenski, ma se si va a rompergli le scatole per senza niente, mettendogli basi Nato attorno...non potevano fare entrare l'Ucraina dichiarando ufficialmente a tutto il mondo che non avrebbero messo basi attorno alla Russia? Sarebbe bastato questo per evitare tutta questa morte e distruzione! Ma non hanno imparato nulla dal passato, nulla! 😡

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    1. La tua amara riflessione finale, mi trova d'accordo.

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  3. Questi sì erano veri partigiani, veri socialisti. Perché, è bene ricordarlo, essere di sinistra, essere comunisti o socialisti, voleva dire essere per la Pace, perché sì sa, lo ricorda da me Nico, citando Bertoli, in trincea ci finisce il popolo, non i generali. Come diceva Brecht, i vincitori sono i capitalisti, mentre i vinti sono la povera gente da ambo le parti. Succede oggi nelle guerre che vediamo/sentiamo, è successo nel passato. Per questo bisogna dire no alle guerre, a partire dalla guerra occidentale contro la Russia, per passare a quella di Israele contro i palestinesi. Utopie che pochi osano dire? E allora concludo con Pertini, ancora lui: svuotare gli arsenali, riempire i granai!

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    1. Rimettere al centro i valori della pace e della libertà, è necessario e indispensabile.

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  4. Pertini apparteneva a quella generazione che ha visto ed ha vissuto sulla sua pelle la dittatura. Due fratelli maggiori di mio padre spesso mi parlavano di lui negli anni '70 perché lo avevano conosciuto in Liguria, come avevano conosciuto Nenni.

    È una storia lunga ma riassumo. Quei due zii allo scoppio della seconda guerra mondiale si dichiararono pacifisti e rifiutarono di andare in guerra.
    Inoltre erano anche socialisti (mia nonna diceva che in quegli anni doveva nascondere le tessere di partito). Furono mandati prima al confino a Ventotene per 6 mesi dove conobbero (fra gli altri) Altiero Spinelli.

    Poi li mandarono al lavoro obbligatorio all'Ansaldo di Genova a costruire armi per le navi da guerra. Sino al 1943 vissero emarginati, potevano vedere un solo parente (una zia che viveva a Genova è da lì che vengo anch'io), insultati giornalmente, gli sputavano addosso additandoli come traditori della patria. Oppure gli dicevano: "Costruite armi, così imparate a fare i pacifisti in tempo di guerra!". Insieme a loro c'erano gli ebrei, gli omosessuali, altri dissidenti e tutti avevano una tuta da lavoro con sopra un simbolo. Una decina di anni fa l'Ansaldo di Genova fece una mostra su quel periodo.

    Nel '43, com l'armistizio, finalmente loro e tanti altri scapparono, vissero alla macchia nascosti sino al 1945 (perché se li prendevano era morte sicura).

    Infine, ricordo sempre quando quei due miei zii (molto restii a parlare del loro passato) un giorno mi dissero che erano stupiti del fatto che nel 1945 gli italiani erano diventati tutti antifascisti quando, sino a due anni prima, c'erano ancora le famose "adunate oceaniche" con la gente che sfilava con il braccio del saluto romano...

    Chi non guarda il passato non vedrà mai il presente o il futuro...il tuo post mi ha stimolato questi pensieri mi scuso e ti ringrazio per lo spazio.
    Un salutone e alla prossima

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    1. Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi. Alla prossima.

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  5. Fu per certo una figura straordinaria. A mio modesto avviso il miglior presidente che la Repubblica abbia mai avuto. Coraggioso, determinato e capace di assumersi responsabilità. Lo abbiamo amato e stimato e... son sicuro che per il caso di Ilaria Salis avrebbe tuonato. Difficile trovare ancora una persona come Sandro Pertini.

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