In una civiltà evoluta, i valori fondamentali sono chiari e non negoziabili.
Forti della nostra storia, riteniamo di appartenere ad una civiltà evoluta tanto da volere insegnare ad altri come vivere.
Tra i valori fondamentali c'è il rispetto della vita altrui e la fiducia nel dialogo da preferire sempre alla violenza.
Ma la propaganda lavora contro la civiltà.
In un dialogo casuale, una persona si lamentava delle scelte politiche regionali, per concludere, con il solito rammarico: "non riusciamo a costruire un'alternativa".
Ho osservato che se dici qualcosa di diverso o fuori dal coro, ti sparano, vedo difficile costruire un'alternativa.
Mi è stato risposto che a quello gli avrebbe sparato volentieri anche il mio interlocutore, perché colpevole di essere filorusso.
Non sapevo che essere filorusso fosse una reato da pena di morte.
Pensavo fosse una posizione politica e come tale, negoziabile.
Il rispetto della vita dell'interlocutore, o dell'avversario e persino del nemico politico, è un valore fondamentale della nostra civiltà.
L'abolizione della pena di morte è un fiore all'occhiello della nostra civiltà.
Il superamento della giustizia "fai da te" con l'istituzione della magistratura, è un traguardo importante della nostra civiltà.
Guardiamo invece cosa è riuscita a fare la propaganda, rileggiamo i giornali o i telegiornali di questi giorni e vergogniamoci di come abbiamo lasciato incustodita e indifesa la nostra civiltà.
Il mio interlocutore è una brava persona, di buoni principi e mite, ma preda della propaganda come tanti.
Un uomo è stato ferito quasi a morte e a pochi interessa il valore più grande: l'umanità intesa come qualità imprescindibile degli esseri umani... restiamo umani!