lunedì 5 dicembre 2016

La Costituzione più bella del Mondo


Fonte: Ministero dell'Interno

La Costituzione fu voluta così - con garanzie e contrappesi - da persone sagge appena uscite dal fascismo. Il cui obiettivo principale dunque era non solo garantire la democrazia a venire, ma anche evitare nuovi caudilli, nuovi accentratori con velleità autocratiche. Indebolirla adesso - mentre le democrazie sono in crisi e il mondo pullula di Trump, Putin, Le Pen ed Erdogan - sarebbe stata una grande sciocchezza. Abbiamo evitato di farla.
Liberamente tratto da: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/12/05/forse-non-bisognava-soffiare/

24 commenti:

  1. La Costituzione è salva, ma a volerla salvare sono stati anche personaggi che hanno votato solo contro Renzi.
    La cosa è preoccupante :)

    Moz-

    RispondiElimina
  2. Ha ragione MikiMoz, ho votato no ma non mi viene da festeggiare perché tra le altre cose questo esito referendario si porterà dietro il virus che gli ha inoculato renzi, che si può votare le riforme costituzionali come fosse pro o contro il governo e questo è un problema.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quanto veleno siamo in grado di metabolizzare ancora?

      Elimina
  3. Una vittoria da festeggiare, ma con l'amaro in bocca.
    ("Strano gioco, l'unica mossa vincente è non giocare." Citazione a memoria dal film War Games.)
    Nel senso che qualsiasi esito si fosse avuto ci si sarebbe trovato poi davanti un panorama di macerie, come è puntualmente stato.
    Renzi si è dimesso ma continua a non capire: dice che la sua colpa è stata quella di non essere riuscito a convincere la nazione (conferenza stampa di mezzanotte e venticinque), continua a non accettare che la sua colpa sia quella di aver voluto una pessima riforma.
    Se in un esame mi bocciano di solito non è perché non sono riuscito a convincere delle mie risposte gli esaminatori, ma perché le risposte erano sbagliate. Questo nella sua arroganza Renzi non lo può comprendere ne accettare, lui è comunque nel giusto.
    In una votazione elettorale la colpa può esserere quella di non riuscire a convincere, non in un referendum di questo genere.
    E comunque che serva di lezione, la costituzione non si può cambiare a maggioranza, ci vuole condivisione.

    Scusa la lungaggine

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lungaggine scusatissima: la tua analisi è interessante e condivisibile

      Elimina
  4. Sventato il peggio, ora ho comunque un po' paura. Come dicevo da me, è la prima volta che non mi sento serena ed esultante dopo una vittoria politica o referendaria. Tu che ne pensi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La vittoria che vorrei festeggiare, è dovuta, in gran parte, a motivi che non condivido.
      Si è usato il prezioso istituto referendario, per verificare il gradimento del premier.
      La democrazia non è un format televisivo.

      Elimina
    2. Sì credo tu abbia centrato il punto, non mi pare una vittoria perché chi ci ha aiutato a vincere era lontano anni luce dalle nostre motivazioni, è stato uno show, mancava solo che qualcuno dicesse a Renzi "sei stato nominato, devi lasciare la casa" (funziona ancora così il grande fratello? Vidi solo la prima edizione).

      Elimina
  5. Guardate, cari amici e compagni, che è dagli anni '80 che la destra, anche annidata in partiti con storia di sinistra (da Craxi in poi), ha cominciato una rivincita, e che il turbocapitalismo ha messo le ali, infinocchiandoci tutti. Lo sappiamo che questa vittoria non ci consegna una sinistra in forma,rinvigorita, ma dobbiamo comunque gioire: la Costituzione è salva, la legge che sarebbe passata l'avrebbe annientata. Non mi importa con chi abbiamo vinto (coglioni loro, che si sono fatti sfuggire un occasione d'oro per cambiare la Costituzione, ma, pur di non farla fare a uno targato di sinistra, si sono dati una martellata dove non batte il sole) ... e adesso avanti, c'è spazio a sinistra, una prateria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi hanno minimamente preoccupato le "cattive compagnie" ma il processo di disgregamento del grande partito della sinistra iniziato con occhetto (nomen omen) e giunto nella fase più critica.
      Nessun rimpianto per quel partito, dove già regnava re giorgio, ma le conseguenze sono comunque pesanti.
      Oggi però voglio essere positiva come il tuo commento e dimenticare le discussioni surreali dei giorni scorsi.

      Elimina
    2. Un deserto Ally, non una prateria, non vedo all'orizzonte figure davvero valide a cui fare riferimento per un futuro voto :(

      Elimina
    3. Non penso che le figure siano tutto, se non c'è un progetto dietro, e un popolo, che ora è smarrito. Vuoi un nome? Landini, che però dice di non volersi impegnare direttamente ... e se lo facesse? Prateria o deserto, sempre un grande spazio è, perché, dalla caduta del Muro in poi (ma partita già prima), il sistema, battuto negli anni '70 ha elaborato una strategia a tenaglia (tripla). Comuqnue sia, da questo risultato si può, anzi, si deve ripartire.

      Elimina
  6. Quoto Alligatore. Da questo bel risultato bisogna ripartire, basta piangersi addosso.

    RispondiElimina
  7. Cara Berica, tornare qui da te è sempre bello, è sempre sentirsi a casa :) Come ha scritto Diego, è stata dura accettare che i vari grillini, salviniani e berlusckiani abbiano votato come noi, soprattutto gli ultimi il cui capo queste modifiche le voleva fare lui esattamente uguali! Stimo molto di più il tuo corregionale Tosi che ha detto chiaramente che queste modifiche sono di destra e quindi le ha votate. Tuttavia mi sento sereno, perché da vero uomo di sinistra ho votato come uno di sinistra. E quindi come te, Berica, me ne sono fottuto delle cattive compagnie! Ti abbraccio forte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per la tua gradita visita e per le tue belle parole :)
      Ricambio l'abbraccio forte.

      Elimina
  8. abbiamo perso una occasione per modernizzare il paese. Io ho votato SI

    RispondiElimina