lunedì 19 gennaio 2015

Dopo lo scempio di Borgo Berga anche la TAV

Vicenza da qualche anno ha trovato la sua vocazione turistica grazie al patrimonio architettonico e artistico.
Ma industriali e commercianti non sono ancora sazi, non è bastato il business di Borgo Berga, l'orrendo tribunale, un insulto alla città del Palladio, ora la torta si fa ancora più ricca.

Il progetto quadruplica la linea ferroviaria, raddoppia le stazioni dismettendo quella attuale e da ovest a est della città ridisegna interi quartieri, abbatte decine di edifici, sventra con un tunnel Monte Berico, sposta fabbriche e progetta nuovi insediamenti. 

Il tutto coinvolgendo solo alcune categorie di cittadini, una “potente minoranza” come quella degli industriali e dei commercianti. La maggioranza dei cittadini non solo non ha potuto partecipare, ma non ha nemmeno saputo di cosa tratta il progetto Tav a Vicenza: il più rilevante e impattante intervento urbanistico, viabilistico, idrogeologico a cui la città sia mai stata sottoposta. 


Questa amministrazione comunale
eletta due volte :
prima per contrastare lo scempio della base americana al Dal Molin, 
poi per cercare di porre rimedio allo scempio del nuovo tribunale a Borgo Berga; ora concepisce questa devastante iniziativa. 

10 punti deboli del progetto TAV
I 10 punti deboli del progetto Tav a Vicen

L'ufficio Unesco del ministero dei Beni e delle attività culturali ha scritto al Comune di Vicenza chiedendo informazioni sugli impatti che il progetto di attraversamento del territorio vicentino della ferrovia Alta Velocità può arrecare al sito patrimonio dell'umanità per le ville del Tiepolo. Per le opere è infatti necessaria la realizzazione di un tunnel carrabile che attraversa longitudinalmente Monte Berico per sbucare proprio sotto VillaValmarana ai Nani. Fonte Ansa e, aggiungo, a poche decine di metri dalla villa La Rotonda, capolavoro assoluto di A.Palladio e di uno degli ultimi angoli di verde resistenti, dal nome evocativo La Valletta del Silenzio. (si dovrà cambiarle il nome)



Siamo un gruppo di studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, iscritti alla facoltà di Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali. Proprio per questo siamo particolarmente attenti e sensibili nei confronti dello scottante progetto dell’alta velocità a Vicenza e delle relative opere complementari.
continua a leggere qui dal blog CARTESENSIBILI

domenica 11 gennaio 2015

Epilogo

La satira vede vicino e lontano


In Italia vige tuttora una versione modificata della Legge Reale n. 152 del 22 maggio 1975,  Disposizioni a tutela dell'ordine pubblico, promulgata in risposta agli atti di terrorismo dei così detti "anni di piombo".
La legge introduceva un ampliamento dei casi di uso legittimo delle armi per le forze dell’ordine, la possibilità di perquisizioni d’urgenza non autorizzate, fermi preventivi di 48 ore, il divieto dell’uso di caschi durante manifestazioni, determinando maggiori poteri per la polizia e diversi canali processuali speciali.

Dopo l'11 settembre 2001 negli USA fu introdotto il Patriot Act, per rinforzare il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi, quali CIA, FBI e NSA, con lo scopo di ridurre il rischio di attacchi terroristici negli Stati Uniti, intaccando di conseguenza la privacy dei cittadini. 
All'epoca si disse, semplificando, che era stato barattata la libertà con la sicurezza

Eredità della Rivoluzione Francese, la Libertà è l'imprescindibile conquista e fondamento della nostra civiltà. Quest'ultimo atto di terrorismo può motivare "un giro di vite" in cui la vittima può paradossalmente, essere proprio la libertà.

E' iniziato a Parigi il vertice internazionale contro il terrorismo. Presenti il ministro francese degli Interni, Bernard Cazeneuve, il ministro della Giustizia americano Eric Holder, i ministri degli Interni di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Italia e Polonia, il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos e il coordinatore dell'Unione Europea per la lotta al terrorismo, Gilles de Kerchove. fonte

L’obiettivo è instillare la paura nell’opinione pubblica, mettendo repentinamente in campo misure straordinarie per difendere la presunta sicurezza e l’ordine pubblico. Continua a leggere qui 

Charlie Hebdo, Juncker: “Nelle prossime settimane nuovo programma di lotta al terrorismo” Il presidente dell’esecutivo Ue anticipa che ci si concentrerà su come migliorare lo scambio di informazione tra Stati e la cooperazione tra Europol e agenzie nazionali. Torna sul tavolo anche il capitolo Pnr per la registrazione de i dati dei passeggeri in area Schengen. leggi tutto l'articolo su eunews  - grazie alla segnalazione di Su La Testa!

mercoledì 7 gennaio 2015

una matita per Charlie Hebdo


Michele Serra: "Non è un problema di satira, ma di libertà L'attentato alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo "era nell'aria". Perché "è in corso la terza guerra mondiale" ed "è ora che il mondo islamico risponda ai compagni che sbagliano, come fece la sinistra con le Brigate Rosse"

Alcune considerazioni sulla Religione e sulla Ragione