venerdì 18 settembre 2009

FIACCOLATA CIVICA

Con un regolamento liberticida, frutto dell’approvazione del pacchetto sicurezza, Prefettura e Questura vorrebbero limitare la libertà di manifestare a Vicenza, confinando le proteste in alcune aree ben delimitate e fuori dal cuore pulsante della città.

L’ennesima strage in Afganistan coinvolge i soldati italiani. Questa sera la fiaccolata prevista per difendere i cortei in centro, è anche un momento per esprimere indignazione e opposizione a una guerra che continua a portare morte e distruzione; e di cui Vicenza è, suo malgrado, protagonista.

Sei soldati italiani sono morti in Afganistan, facendo la guerra. Sarebbe più corretto dire che almeno 21 persone sono morte in Afganistan durante un’operazione di guerra: ma si sa che i morti non sono tutti uguali, e così gli almeno 15 civili massacrati non fanno notizia.

Non ne vogliamo più sapere; di lutti e distruzioni, esplosioni e tragedie, guerre e violenze. “Not in my name”, si sarebbe scandito qualche anno fa; ma ora è più semplice dire “via dalla nostra città”: perchè non vogliamo più ospitare coloro che sono i responsabili di tutto ciò; non vogliamo sentirci complici di chi usa la guerra come strumento di tutela “del proprio tenore di vita”.

Un motivo in più, questo, per scendere in piazza questa sera, ed esprimere tutta la nostra indignazione per l’ennesima strage compiuta in Afganistan. Una strage che ha dei responsabili evidenti: coloro che questa guerra l’anno voluta, pianificata, combattuta. E non diteci, cari generali statunitensi, che volete regalare la democrazia al popolo afgano, perché siete gli stessi che l’avete negata alla comunità vicentina.

FIACCOLATA CIVICA 18 SETTEMBRE 20.30 P.zza Castello Vicenza


per leggere tutto: No Dal Molin

mercoledì 16 settembre 2009

ECCO PERCHE’ MANIFESTIAMO



Disegni di legge bavaglio. Azioni forti in sedi giudiziarie. Continue, giornaliere invettive pubbliche dei potenti, a cominciare dal premier, contro giornali e giornalisti, considerati non graditi.
Una minaccia aperta per chi fa informazione. E un attacco al diritto delle italiane e degli italiani a conoscere i fatti che contano.
L’allarme è molto alto nel Paese.
Non è la prima volta che è stata necessaria la mobilitazione anche contro governi di diversi da quello attuale. Ma oggi si sta vivendo una fase di grande pericolo, con attacchi senza precedenti.

I giornalisti non si faranno mettere il guinzaglio.
Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro ed alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo.
L’informazione è il pilastro di ogni democrazia e la sua funzione non appartiene alla disponibilità del potere di turno.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che ogni ferita che il sistema dei media subisce determini un forte contraccolpo alla libertà di tutti.
Per questo motivo, la Fnsi rivolge un appello a tutte le forze sociali, sindacali, associative e a tutte le cittadine e i cittadini perché, senza distinzione di parte o di schieramento, raccolgano l’invito a partecipare a questa grande iniziativa di Roma.
Sosteniamo i principi e i valori dell’articolo 21 della Costituzione e tuteliamo il diritto inalienabile di ogni cittadino a un’informazione libera, completa e plurale. Un’informazione che non deve subire alcuna forma di bavaglio.

tratto dal blog fnsi-libera-informazione.blogspot.com

venerdì 11 settembre 2009

La sigla del Festival No Dal Molin



Se non siete ancora venuti,
affrettatevi, il festival finisce domenica 13 settembre!
Se siete già venuti,
tornate perchè ogni giorno ci sono molte cose e molte persone da conoscere, ascoltare e vedere.

Unico e prezioso laboratorio di creatività a tutto campo, che coinvolge molti giovani.
La sigla del filmato ne è un esempio. Vi aspettiamo.

giovedì 3 settembre 2009

2 - 13 settembre Festival No Dal Molin

Sembra una delle tante feste che vengono proposte a settembre in tutt'Italia, ma è molto importante per la città di Vicenza e per tutti quelli che hanno a cuore i temi della pace, del rifiuto della guerra e delle sue logiche militari.
Il movimento No Dal Molin è un raro esempio di partecipazione "dal basso" che unisce centinaia di persone che ormai da 4 anni, si battono contro la devastante costruzione di una nuova base militare USA, in un clima di quasi totale censura dei media locali e nazionali. Venite a vedere di cosa si tratta, abbiamo bisogno della vostra solidarietà.
Ci sarà anche Ascanio Celestini...