mercoledì 16 dicembre 2020

Quali sono le priorità?

Pare che nella bozza del cosiddetto Recovery plan, siano previsti per la sanità solo nove miliardi dei 193 messi a disposizione tra sovvenzioni e prestiti Ue, relegandola incredibilmente all'ultimo posto tra le priorità del paese.

Anche se qualcuno morirà, pazienza. Queste parole gravissime e inaccettabili sono di Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, al convegno "Made for Italy per la moda", presenti il sindaco di Macerata (lega) e il governatore regionale (fdi). Infelice battuta di cui pentirsi subitaneamente che però svela gli obiettivi e gli appetiti della lobby. E fa sorridere la preoccupazione di qualche benpensante europeo riguardo le mire della mafia sui soldi dell'Ue.

Qui, nella regione "gialla", da decenni viviamo vicini a numerose, pericolose e dispendiose basi militari USA, mentre l'acquisto degli aerei da combattimento F35 non è mai stato messo in discussione. Qui, molti ospedali sono stati chiusi e ricostruiti altrove per la felice lobby dei costruttori. Qui, il grande business della pedemontana veneta, l'inutile opera che ha già devastato l'ultimo lembo di campagna veneta cantata da Goethe, provoca disagi ancora lungi dall'essere finiti nonostante la propaganda dell'informazione mainstream. A guadagnare sono sempre i soliti, quelli che prosperavano con l'ex presidente di regione Galan, agli arresti domiciliari dopo aver patteggiato per corruzione, e continuano a prosperare con il suo ex braccio destro che ne ha preso la poltrona, recentemente confermata da "percentuali bulgare"

La stampa locale:

Covid-19, sanità veneta «allo sbando»

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