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giovedì 25 giugno 2015

Nelle fogne di Marte

Leggo sul Fatto Quotidiano:
La destra deve “tornare nelle fogne”? Maurizio Viroli risponde a Pietrangelo Buttafuoco e si schiera dalla parte del sindaco di Roma.
Premesso che il sindaco avrebbe dovuto accorgersi molto prima della ragnatela criminale che ha avvolto il Comune di Roma, la sua frase “perché non tornano nelle fogne” rivolta alla destra che aveva governato in Campidoglio, a suo giudizio “erede del nazifascismo”, esprime un principio sacrosanto: in Italia  
i fascisti non devono avere cittadinanza politica.


Nell'ordinamento italiano, l'apologia del fascismo è un reato previsto dalla Legge 20 giugno 1952, n. 645 contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione", anche detta Legge Scelba, in cui all’articolo 4, sancisce il reato commesso da chiunque
faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista,  
oppure da chiunque 
pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. 


Ma anche grazie all'amnistia del 1946 ricordata e raccontata da Mimmo Franzinelli a Radio3 nella trasmissione WIKIRADIO del 22 giugno scorso,  i fascisti non se ne sono mai andati...
tranne quando, genialmente, sono stati mandati su Marte