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domenica 2 agosto 2020
giovedì 25 giugno 2015
Nelle fogne di Marte
La destra deve “tornare nelle fogne”?
Maurizio Viroli risponde a Pietrangelo Buttafuoco e si schiera dalla
parte del sindaco di Roma.
Premesso che il sindaco avrebbe dovuto
accorgersi molto prima della ragnatela criminale che ha avvolto il
Comune di Roma, la sua frase “perché non tornano nelle fogne”
rivolta alla destra che aveva governato in Campidoglio, a
suo giudizio “erede del nazifascismo”, esprime un principio
sacrosanto: in Italia
i fascisti non devono avere
cittadinanza politica.
Nell'ordinamento italiano, l'apologia del fascismo è un reato previsto dalla Legge 20 giugno 1952, n. 645
contenente "Norme di attuazione della XII disposizione
transitoria e finale (comma primo) della Costituzione", anche
detta Legge Scelba, in cui all’articolo 4, sancisce il reato
commesso da chiunque
faccia propaganda per la costituzione
di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le
caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del
disciolto partito fascista,
oppure da chiunque
pubblicamente
esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le
sue finalità antidemocratiche.
Ma anche grazie all'amnistia del 1946 ricordata e raccontata da Mimmo Franzinelli a Radio3 nella trasmissione WIKIRADIO del 22 giugno scorso, i fascisti non se ne sono mai andati...
tranne quando, genialmente, sono stati mandati su Marte
Etichette:
Corrado Guzzanti,
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