giovedì 29 novembre 2012

Pussy Riot






un tribunale russo ordina la rimozione dal web del video dell'esibizione delle Pussy Riot nella cattedrale di Mosca perché "estremista":



il provvedimento si aggiunge alla detenzione e ai lavori forzati per atti di "teppismo"per due giovani componenti del gruppo Pussy Riot, colpevoli di aver interpretato una canzone-preghiera, il 21 febbraio scorso, in cui chiedevano alla Madonna di cacciare Putin con queste parole:

Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio.
La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti.
Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!”

domenica 25 novembre 2012

uomini che odiano le donne

non è solo un romanzo poliziesco, è una tragica realtà.

Sabato sera pre natalizio, nelle ricche stradine del centro della mia città d'arte, tra tanti passanti attirati dalle bancarelle e dalle sfavillanti vetrine dei negozi di lusso (gli unici che fanno affari d'oro), abbiamo commemorato le vittime di femminicidio.
Lumini di carta rosata formano il numero delle vittime in Italia dall'inizio di quest'anno.


Un numero di omicidi incredibile e assurdo per un paese civile, democratico, membro dell'UE, nel terzo millennio.

Già definito delitto passionale, derubricato ad attenuante nei tribunali della repubblica, il femminicidio dovrebbe costituire un'aggravante in caso di omicidio in quanto degenerazione della volontà di  possesso di un uomo su di una donna.

Le brevi storie di queste vittime, raccontano di dominio e di possesso come nella celebre trilogia Millennium e spesso terminano con il suicidio dell'assassino.

Le mura domestiche sono il luogo più pericoloso per le donne. Le molestie, lo stalking, le violenze verbali e fisiche sulle donne, avvengono prevalentemente in casa o comunque in luoghi conosciuti come al lavoro.
Tra gli uomini che uccidono le loro compagne, ci sono diversi uomini armati: agenti delle forze dell'ordine, guardie giurate, cacciatori...

domenica 18 novembre 2012

Forza di gravità





Nelle questure proprio non riescono ad apprenderne il concetto.






E' dal 1969 che si cade dalle finestre dei palazzi italiani e non si è ancora riusciti a spiegare il fenomeno.










Eppure Newton e Galileo, che si stanno rivoltando nelle loro urne, hanno dedicato alla caduta dei gravi una vita di studio... 
e invece, quelli, proprio non si applicano! 








Qualche pagina sulle parabole l'hanno leggiucchiata facendo confusione con le mirabili gesta degli eroi da stadio.








Insomma, i lacrimogeni, che non dovrebbero essere sparati ad altezza d'uomo, come giustamente ricorda il Questore di Roma e con il quale concordo pienamente dopo averne schivato alcuni e visti altri aprire crani umani nel 2001 a Genova





sembra che si siano suicidati o forse sono stati suicidati.













Non resta che promuoverli con debito formativo nella speranza che studino di più in futuro. 







tutte le immagini sono tratte dalla rete

venerdì 16 novembre 2012

una frase infelice

Dopo più di un anno, da quell'uscita infelice, non è cambiato niente:
lo scippo delle risorse alla cultura e all'istruzione sono una costante e tragica realtà tutta italiana.
E se gli studenti insieme ai loro insegnanti, protestano per una scuola migliore e contro i tagli, arriva la polizia a "difenderli".

In Veneto, l'Assessore all'istruzione della Regione, E.Donazzan, che in campagna elettorale aveva promesso la difesa della formazione professionale, ha annunciato un taglio di 30 milioni di euro.
La scure si abbatterà su 19.000 allievi, le loro famiglie e sugli operatori impiegati nel settore che lunedì scorso hanno scioperato.
La foglia di fico dietro cui l'Assessore si nasconde è il patto di stabilità del Governo centrale.

Nella modernità "liquida", la controparte sfugge scivolando sempre più avanti, in posizione imprendibile. Infatti a Roma si smarcano dicendo che è l'Europa che ce lo chiede e a Bruxelles, si trincerano dietro la crisi e il mercato.

Aggiungi un posto a tavola per quelli che perderanno il lavoro, allungando la lista degli esodati e dei disoccupati, e per i giovani che perderanno un'opportunità di emancipazione.

sete e fame di cultura


9 luglio 2012


lettera che Umberto Eco ha inviato all'ex Ministro dell'Economia G.Tremonti dopo l'affermazione a questi attribuita che "con la cultura non si mangia"


domenica 11 novembre 2012

i politici non sono tutti uguali

oggi, un'amica mi ha inoltrato questa e-mail

Care amiche e cari amici, 
tanto per sfatare una volta per tutte il luogo comune caro ai qualunquisti secondo cui i politici "sono tutti uguali", vi giro quanto pervenutomi oggi. Le decisioni prese a tamburo battente da un leader europeo dimostrano che si può intraprendere una strada diversa che privilegi il welfare, senza ricorrere alla demagogia ed al populismo inconcludente di strilloni improvvisati che sbraitano sulle piazze promettendo rimedi capaci di guarire tutti i mali, come facevano gli imbonitori nelle fiere di paese, quando la gente era meno smaliziata, però. Fraterni saluti a tutti!  

Ecco cosa ha fatto il premier francese Hollande (non parole, fatti !!) in 56 giorni di governo:

Ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all'asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.

Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall'amministrazione centrale in cui comunicava l'abolizione delle "vetture aziendali" sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo "un dirigente che guadagna 650.000 euro all'anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, oppure è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure". Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati "per aumentare la competitività e la produttività della nazione".

Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito "socialmente immorale") e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un'aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le
famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all'anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

Ha istituito il "bonus cultura" presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all'occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di "imprenditori statali" che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): "chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare".

Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all'anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a "donne mamme singole" in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato ?
Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E' arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L'inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Hollande è un genio dell'economia ?? O i nostri politici sono dei mafiosi e degli incapaci ??


giovedì 8 novembre 2012

Telefoni mobili e tumori alla testa

I Giudici della Sezione lavoro della Cassazione (Sentenza n. 17438) hanno pienamente e definitivamente confermato la Sentenza della Corte di Appello di Brescia riguardante il caso di un malato di tumore al nervo trigemino a causa uso intenso per lavoro di telefoni mobili (cellulari e cordless). 



I Giudici della Cassazione hanno:

    1) ribadito la validita' dei riferimenti scientifici citati dal CTU di Brescia e dai consulenti del ricorrente I.M.: l'oncologo che lo aveva seguito e il Prof. Levis già Ordinario di Mutagenesi Ambientale presso l'Università di Padova cofondatore dell'associazione (A.P.P.L.E.) per la parte epidemiologica;
    2) nuovamente spiegato la causa delle discrepanze tra gli studi e i giudizi apparentemente tranquillizzanti (Progetto Interphone: IARC, CE, ICNIRP, OMS, ma anche Compagnie di telefonia cellulare internazionali e nazionali) e quelli molto allarmanti del gruppo Hardell;
    3) recepito ancora una volta il tema dei conflitti di interesse e dei conseguenti business bias che rendono palesemente ininfluenti i risultati degli studi scientifici che ne sono gravati;
    4) ricordato il principio generale, estensibile a tutte le patologie e le loro cause lavorative anche se non tabellate dall'INAIL, in base al quale può essere comunque valutata la ragionevole certezza del rapporto causa-effetto che da' luogo a un rilevante grado di probabilità.
Questa sentenza, inutilmente ostacolata da ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanita' di Roma e osteggiata persino dal Procuratore Generale della Repubblica nel suo intervento nell'udienza in Cassazione, facilita il percorso di altre cause su casi di tumore da esposizioni lavorative sia a CEM/ELF (linee elettriche ad alta tensione) che a radiofrequenze (non solo cellulari e cordless, ma anche radioemittenti e radar), ma potrebbe aprire la strada per il riconoscimento ed il risarcimento anche di patologie acute di varia natura dovute ad esposizioni a CEM, e persino a patologie imputabili ad altri agenti ambientali non tabellati dall'INAIL.

Se questa sentenza è indubbiamente un passo avanti fondamentale per il riconoscimento dei danni oncologici provocati da esposizione a CEM, bisogna purtroppo constatare che, a distanza di un anno, non c'e' segno che sia in fase di realizzazione l'impegno per una campagna di informazione indirizzata ad un uso appropriato e non smodato e indiscriminato del telefono cellulare che il Ministero della Salute per mezzo del Consiglio Superiore di Sanità si era impegnato a realizzare col comunicato n.226 del 15.11.2011 pubblicato dopo la trasmissione di Report sull'argomento (27.11.11) e ripreso da varie testate giornalistiche.
Impegno ribadito anche di recente in risposta al quesito posto al Ministero da un cittadino colpito da tumore al cervello dopo uso intenso e prolungato del cellulare (La Gazzetta del Mezzogiorno del 08.10.12).

Informazioni tratte dal sito dell'associazione A.P.P.L.E.

sulla stessa sentenza:

... La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri apparecchi senza fili...
leggi nel sito disinformazione.it il seguito dell'articolo