giovedì 25 ottobre 2012

Un grande avvenire dietro alle spalle

Biennale internazionale di architettura - Venezia - Arsenale




Il padiglione Italiano occupa un grande spazio vicino ad un ex bacino di carenaggio; un luogo magnifico e magico, dove è stato allestito, nel 1998, anche lo spettacolo Marco Polo di Marco Paolini,. Un posto di prim'ordine insomma.



L'interno è dedicato all'architettura made in Italy da Adriano Olivetti alla green economy.

green




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valentine di Olivetti



Mostriamo al mondo, che abbiamo un grande avvenire dietro alle spalle, come scrisse Vittorio Gassman.

Sopraffatta dal genio italico, guardo con la nostalgia del passato, a un verde futuro simbolicamente imprigionato nel paese che cementifica di più in Europa.

venerdì 19 ottobre 2012

ho ricevuto da un'amico un'e-mail: Ciao, non so se l'hai visto, c'era oggi (17 ottobre u.s.) sul manifesto,  ma mi sembra un testo condivisibile, che ne pensi?


Rivolgiamo questo appello alle cittadine e ai cittadini, alle forze sane e alle realtà civiche e ambientaliste disperse, alle centinaia di amministratori locali, che da troppo tempo manifestano l’urgenza di agire per cambiare questo paese, ma che non riescono a trovare una sintesi politica e dare vita ad un’unico progetto con ambizioni di governo e che sappia essere realmente attrattivo e credibile per gli elettori.
Le prossime elezioni, probabilmente, vedranno una contesa tra poli costruiti e strutturati attorno alla cosiddetta Agenda Monti. Qualcuno persegue in maniera molto chiara il Monti Bis, altri si definiscono alternativi ma sono in realtà portatori delle stesse ricette, ormai provate e riprovate, che non possono essere la soluzione alla crisi economica, ambientale e morale del paese.
Ma esiste lo spazio per un’alternativa?
Se esiste, e noi siamo convinti che esista, questo è il momento di costruirla.
Un’alternativa che sappia indicare una nuova strada verso la riconversione ecologica dell’economia, che trovi in essa nuove opportunità di lavoro, abbandonando il vigente e dominante modello di sviluppo che sta privatizzando i beni comuni, e annullando i diritti delle persone, compresi quelli sanciti dalla Costituzione;
che sappia essere un vero attrattore ed incarnare le aspettative della miriade di movimenti locali, ambientalisti e solidali che animano e difendono i territori e che promuovono la cultura della pace e della convivenza civile;
che voglia riprendere e rilanciare la vittoria referendaria del 2011 chiedendo il rispetto del voto dei 27.637.943 di italiani che hanno detto SI all’Acqua Pubblica e No al Nucleare e che sia protagonista anche della prossima sfida referendaria sul lavoro;
che sappia raccogliere le migliori esperienze e le più avanzate pratiche svolte da amministratori locali e da liste civiche locali esaltando l’autogoverno locale e dimostrando in concreto e sul campo che può esistere un modo alternativo di gestire il territorio, i rifiuti, l’energia, di accompagnare le comunità;
che promuova forme di democrazia diretta e punti all’abolizione dei privilegi della politica;
che voglia mettere la politica al di sopra della finanza e del mercato, contrastando veramente la precarietà, restituendo dignità e centralità al lavoro;
che si collochi chiaramente a favore della scuola e università pubblica, delll’investimento a sostegno della formazione, della ricerca e dell’innovazione;
che tuteli il diritto alla salute di tutti i cittadini e che difenda il servizio sanitario pubblico e le politiche di protezione sociale;
che manifesti chiaramente il suo appoggio alle battaglie per i diritti civili e per la laicità dello Stato;
che faccia della lotta alle mafie e del contrasto generale alla cultura dell’illegalità un pilastro della propria azione politica.
NOI VOGLIAMO COSTRUIRE UN’ALLEANZA PER I BENI COMUNI
segue una lunga lista delle adesioni di amministratori, molti dei quali legati al Buona Amministrazione. Il primo firmatario è Domenico Finiguerragià sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI), co-portavoce Ecologisti e Reti Civiche – Verdi Europei.


link utili:

lunedì 15 ottobre 2012

A volte ritornano

e aggiungo: troppo spesso!
Cito il sempre attento Guido Scorza:
«La disposizione prevede che ogni gestore di sito informatico debba provvedere alla rettifica di quanto scritto entro 48 ore dal ricevimento di una qualsiasi richiesta a pena, in caso contrario, di una sanzione pecuniaria di oltre diecimila euro. Inutile ricordare che l’introduzione nell’ordinamento di una previsione tanto scellerata avrebbe come effetto immediato quello di far passare la voglia, a centinaia di migliaia di cittadini italiani, di condividere informazioni ed opinioni online e/o di veder sistematicamente trionfare l’opinione dei più forti, giusta o sbagliata che sia perché nessuno, nella blogosfera, sarebbe disposto anche solo a rischiare di dover pagare oltre dieci mila euro per un’attività amatoriale.

L’esame del disegno di legge “Salva Sallusti”, naturalmente, è iniziato, a tempo di record, qualche ora dopo la sua presentazione. Domani, infatti, in Commissione Giustizia, si vota sugli emendamenti “ammazza Internet”».


Come osserva Giglioli, autore del post da cui proviene questo brano (che invito a leggere interamente): 
La legge di cui stiamo parlando è bipartisan: porta la firma di Vannino Chiti (Pd) e di Maurizio Gasparri (Pdl).

venerdì 5 ottobre 2012

Pluto

ne avevo già scritto un mese fa, qui, Pluto non è solo un personaggio disneyano, 


oggi, davanti alla base militare Pluto, depositate delle valigie per invitare i soldati americani ad "aviotrasportarsi" a casa loro.
leggi tutto qui


Dove si sono nascosti quelli di "paroni a casa nostra"? (per paroni leggi padroni)
Hanno perso la parola?
Sono troppo occupati?