Ecco i propositi del Segretario della Nato Mark Rutte per il nuovo anno e il nostro futuro nel primo discorso di peso fatto al ‘Concert Noble’ di Bruxelles. Quasi a farci rimpiangere Stranamore-Stoltenberg. Adesso ‘l’Olandese tonante’ viene e dirci che dobbiamo “passare a una mentalità da tempo di guerra”. Una speranza di Natale meglio di Papa Francesco.
Ieri vi avevamo raccontato della proposta del Commissario Ue Andrius Kubilius, lituano, di moltiplicare per dieci la spesa Ue per la Difesa. Ora tocca all’olandese Mark Rutte, noto falco del rigore, dei tagli di spesa, dell’austerità.
‘Ultimo giapponese del rigore’, lo chiama Andrea Muratore su InsideOver, quando nel 2020 con l’Europa travolta dal Covid-19, tergiversò prima di aprire alla restrizione dei vincoli comunitari sul debito. Un uomo di trasparente spinta umanitaria che ora si conferma alla guida della Nato garante di sicurezza e pace, ci dicevano sino a ieri.
Rutte ora alla guida della Bruxelles atlantica chiede più spesa per armi e infrastrutture militari, ma non ha smesso di pensare al ‘fardello delle risorse pubbliche indirizzate al Welfare’, delle garanzie sociali, dalla sanità alle pensioni, da cui togliere i soldi per armarci.
La presa di posizione di Rutte sostiene la necessità di dover giustificare la spesa pubblica solo se produttiva con la visione d’insieme geopolitica fondata sulla necessità di tutelare l’Occidente dai suoi avversari. E se non servi, muori.
Rutte ricorda nel suo discorso la minaccia russa, il riarmo cinese, l’instabilità globale. Evoca l’innalzamento della spesa militare come giustificato dalla necessità di far fronte a sfide sempre più cogenti. Ma forse il vero portato del suo intervento è in un altro passaggio del discorso.
Rutte insiste in acquisti comuni di armamenti da Usa e Regno Unito coi fondi comuni europei, ad esempio. Chi sa cosa ne pensa Ursula von der Leyen? Poi concede che si potrebbero avere più cannoni anche senza imporre meno pensioni. Colpa di troppa pace che ha disabituato la società attuale a «tempi difficili come quelli odierni
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https://www.remocontro.it/2024/12/14/auguri-di-natale-nato-meno-pensioni-piu-cannoni/
15 dicembre 2024
Fonte: Libertà e democrazia