giovedì 16 aprile 2015

Effetti collaterali

Sapevate che le case farmaceutiche spendono 35-40 mila dollari l’anno per ciascun medico in attività con lo scopo di convincerli a prescrivere i loro prodotti?
Sapevate che i cosiddetti opinion leader, grandi scienziati e medici qualificati, vengono corrotti con viaggi costosi, regali o più semplicemente con soldi perché recensiscano positivamente i medicinali?
Sapevate che il 75% dei maggiori scienziati in ambito medico sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche? E che le industrie inventano malattie e le pubblicizzano con campagne di marketing mirate per espandere il mercato dei propri prodotti?
...
Nel mondo scientifico esiste una precisa scala gerarchica.
I cosiddetti opinion maker o opinion leader sono importanti ricercatori, medici, luminari, baroni universitari che le industrie osannano e cercano in tutte le maniere di coinvolgere.
Dietro enormi pagamenti, spacciati per consulenze, questi personaggi mettono il proprio nome su ricerche, pubblicazioni e studi. In pratica firmano, avallandoli scientificamente, studi sfornati dalle industrie, che spesso e volentieri non hanno neppure letto.
Il valore di un opinion maker è incalcolabile: sono loro i veri poteri forti. Tutto quello che dicono viene preso come oro colato, anche se i fatti e i risultati scientifici dimostrano il contrario.

Il budget messo a disposizione dalle aziende per conquistare (cioè corrompere e convincere) un medico è enorme. Una volta si regalavano fiori, ricettari, penne, ecc. ma questo ormai rappresenta il passato; adesso ci sono gioielli, liquori e vini pregiatissimi, profumi di marca, opere d’arte e dulcis in fundo i viaggi (chiamati corsi di formazione). Viaggiare può far perdere i freni inibitori, in particolare se il medico viaggia senza la sua dolce metà…

Perché i medici sono così importanti per l’industria farmaceutica? Semplice: la maggior parte dei farmaci devono essere venduti dietro prescrizione medica. Le ricette del medico hanno una incidenza diretta sul fatturato delle case farmaceutiche!

tratto da Effetti collaterali: MORTE di Marcello Pamio, da leggere tutto!

15 commenti:

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    1. Uno degli effetti collaterali della consapevolezza, è il dolore.

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    1. Dobbiamo riconoscerlo: ha vinto su tutta la linea ed è sempre più feroce.

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  3. Conoscevo alcuni dei dati da te citati, ma francamente, ignoravo la... vergognosa ampiezza del fenomeno.
    Dice bene l'alligatore: è il capitalismo.
    Aggiungo soltanto che la neutralità e scientificità di certi prodotti farmaceutici, quasi sempre soltanto presunta, dovrebbe essere smascherata da veri medici, da veri studiosi, da autentici critici del legame esistente tra scienza, industria farmaceutica ed interessi economici.
    In mancanza di questo, la nostra salute continuerà ad essere comprata, venduta... e compromessa. Con esiti molto spesso letali.
    Ciao.

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    1. Infatti, leggere autori come Pamio, aiuta a smascherare il legame tra il capitalismo e la nostra salute; due istanze che dovrebbero essere laicamente scollegate.

      Grazie per essere passato di qui.

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  4. Ma porc..Perchè non ho studiato medicina. Perchè?

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    1. Si vede che non eri portato a questo tipo di business...

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  5. Si, lo sapevo. Ma guarda che dalle case farmaceutiche vengono "stipendiati" tranquillamente anche i cosiddetti medici della mutua.

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    1. Che dovrebbero essere i medici di nostra fiducia...

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  6. Come dice Ally il capitalismo del terzo millennio continua a mietere sempre più vittime, ma soprattutto continua a spegnere qualsiasi ideale, qualsiasi voglia di lottare cosa che è anora più grave. Queste cose che hai scritto Berica le immaginavo, e quella terribile delle malattie inventate, che Maria da farmacista continua sempre a ripetere, l'ho sempre saputa e maldigerita. Certo fare a meno di certi medicinali è impossibile, ma quello che stiamo vedendo negli ultimi anni è sempre più spiazzante in senso negativo, perché rende impotenti!

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    1. Approfittano della nostra "impotenza" e abusano della nostra fiducia

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  7. È per questo che cerco sempre e con tutto il mio impegno di tenermi lontana dalle medicine. Brava Berica, bel post, non se ne parla mai abbastanza. Bella anche la tua risposta a Ernest, una riflessione intelligente.

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  8. Mi tengo lontanto da medici e medicine, forse sono stato fortunato, di sicuro quoto Alli: è il capitalismo bellezza!

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