domenica 31 gennaio 2010

La prossima guerra sarà per l'acqua

Oggi 50 persone sono entrate all'aeroporto Dal Molin e si sono incatenate alle gru del cantiere della nuova base USA per difendere l'acqua e la terra.
50 persone rischiano di persona un gravoso processo per aver calpestato il terreno di una base militare e lo hanno fatto per difendere il diritto di tutti all'acqua.
La nuova base militare in costruzione si trova sopra una delle più grandi falde acquifere d'Europa. La stessa falda che dovrebbe fornire l'acqua per innaffiare i proverbiali prati della tradizione americana. Per consolidare il terreno e potervi colare sopra ingenti quantità di cemento armato, vi sono stati conficcati centinaia di pali di cemento. Dai numerosi pozzi artesiani esistenti nelle vicinanze anche nelle proprietà dei confinanati, sta già uscendo acqua inquinata. Prima di iniziare questa scellerata avventura, si dovevano considerare gli eventuali danni al territorio e alla popolazione, con la Valutazione di Impatto Ambientale, almeno così sarebbe stato fatto negli States. Ma qui da noi, abbiamo il commissario gorvernativo Costa che ha deciso che non serviva nessuna indagine e intanto la falda si inquina e il suo livello si alza. Ora si trova a 50 cm dal piano di campagna e arando si trova l'acqua.

Vicenza, protesta dei "No Dal Molin"
"Si danneggia la falda acquifera"


Resta il consiglio dell'ultima geniale campagna pubblicitaria della Diesel:
be stupid.
Ancora una volta la pubblicità è più avanti nell'interpretazione del presente.

Nessun commento:

Posta un commento