mercoledì 25 aprile 2012

recessione o decrescita

Le vie di uscita dalla crisi e la costruzione di un mondo più coeso

Estratto dal riassunto dei presidenti Jean-Paul Fitoussi e Joseph Stiglitz di Shadow GN (iniziativa dello IPD che ha lo scopo di raccogliere esperti e politici di tutto il mondo, per analizzare il lavoro dei G8/G20 ufficiali, per evidenziare i temi che sono stati trascurati e per fornire raccomandazioni per approcci alternativi su alcune questioni).

 

 

La crisi ha radici strutturali. La caduta della domanda aggregata ha preceduto la crisi finanziaria ed è dovuta a cambiamenti strutturali nella distribuzione del reddito. Dal 1980, in molti paesi avanzati il salario mediano ha stagnato e sono emerse disuguaglianze a favore dei redditi alti.

I - Raccomandazioni proposte relativamente alle cause strutturali della crisi

Per invertire il trend nella distribuzione, e dunque per contribuire a sostenere la domanda aggregata a medio e lungo termine, si propone quanto segue.
1 - Aumento della progressività del sistema fiscale, in particolare per i redditi molto alti. Questo deve essere fatto in modo coordinato per evitare eccessivi spostamenti di lavoratori altamente specializzati.

2 - Lotta ai paradisi fiscali - distinguendo tra giurisdizioni a bassa imposizione che cooperano e gli altri - e, in generale, aumento delle risorse destinate alla lotta all'evasione fiscale e alla mancanza di condivisione di informazioni.

3 - Introdurre qualche forma di cooperazione tra Paesi per evitare la competizione fiscale, la deflazione dei salari e il dumping sociale, le versioni moderne delle politiche beggar-thy-neighbour [frega il tuo vicino, politiche che risolvono problemi economici a spese di un altro paese, NdT] che erano pratica comune negli anni '30.

4 - Ridare un ruolo più importante agli stabilizzatori automatici, e più in generale ad un maggiore ruolo di protezione sociale per l'intervento pubblico per facilitare il mantenimento di una crescita stabile e alti livelli di occupazione.
5 - Implementare una ridefinizione complessiva del sistema della sicurezza sociale [welfare], finalizzato alla ridistribuzione e alla formazione di capitale umano. Questo dovrebbe significare in particolare:
a. La generalizzazione del sistema sanitario universale e del sistema scolastico;
b. Il rovesciamento del trend dal sistema pensionistico distributivo [defined benefit] al sistema contributivo [defined contribution], che nel passato a grandemente ridotto il ruolo redistributivo della sicurezza sociale. [il defined contribution pension scheme nella definizione anglosassone implica anche il ricorso alla capitalizzazione, NdT]

5 commenti:

  1. aggiungerei...ritornare a fare pressione come cittadini su chi governa....

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  2. Rilanciare i valori della Liberazione ...auguri anche oggi.

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  3. Siamo zeppi di modi di uscire dalla crisi ma chissà come mai non se ne imbocca mai uno, neanche quando gli autori di queste iniziative hanno potere decisionale!

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