I Giudici della Cassazione hanno:
1)
ribadito la validita' dei riferimenti scientifici citati dal CTU di
Brescia e dai consulenti del ricorrente I.M.: l'oncologo che lo
aveva seguito e il Prof. Levis già Ordinario di Mutagenesi
Ambientale presso l'Università di Padova cofondatore
dell'associazione (A.P.P.L.E.) per la parte epidemiologica;
2)
nuovamente spiegato la causa delle discrepanze tra gli studi e i
giudizi apparentemente tranquillizzanti (Progetto Interphone: IARC,
CE, ICNIRP, OMS, ma anche Compagnie di telefonia cellulare
internazionali e nazionali) e quelli molto allarmanti del gruppo
Hardell;
3)
recepito ancora una volta il tema dei conflitti di interesse e dei
conseguenti business bias che rendono palesemente ininfluenti i
risultati degli studi scientifici che ne sono gravati;
4)
ricordato il principio generale, estensibile a tutte le patologie e
le loro cause lavorative anche se non tabellate dall'INAIL, in base
al quale può essere comunque valutata la ragionevole certezza del
rapporto causa-effetto che da' luogo a un rilevante grado di
probabilità.
Se
questa sentenza è indubbiamente un passo avanti fondamentale per il
riconoscimento dei danni oncologici provocati da esposizione a CEM,
bisogna purtroppo constatare che, a distanza di un anno, non c'e'
segno che sia in fase di realizzazione l'impegno per una campagna di
informazione indirizzata ad un uso appropriato e non smodato e
indiscriminato del telefono cellulare che il Ministero della Salute
per mezzo del Consiglio Superiore di Sanità si era impegnato a
realizzare col comunicato n.226 del 15.11.2011 pubblicato dopo la
trasmissione di Report sull'argomento (27.11.11) e ripreso da varie
testate giornalistiche.
Impegno ribadito anche di recente in risposta al quesito posto al Ministero da un cittadino colpito da tumore al cervello dopo uso intenso e prolungato del cellulare (La Gazzetta del Mezzogiorno del 08.10.12).
Impegno ribadito anche di recente in risposta al quesito posto al Ministero da un cittadino colpito da tumore al cervello dopo uso intenso e prolungato del cellulare (La Gazzetta del Mezzogiorno del 08.10.12).
Informazioni tratte dal sito dell'associazione A.P.P.L.E.
sulla stessa sentenza:
... La
cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che
emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i
computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità
base e tutti gli altri apparecchi senza fili...
leggi nel sito disinformazione.it il seguito dell'articolo
speriamo che faccia giurisprudenza.
RispondiEliminaLa lentezza della burocrazia a tutti i livelli è un problema noto. Nel frattempo le persone muoiono di tumore.
RispondiEliminaProprio sul mio blog ho pubblicato il post di un volontario medico che parla di cancro. Sono rimasta sconvolta nel constatare, leggendo i commenti, quante sono le persone che devono fare i conti col cancro.
E' assurdo che sia la giurisprudenza a parlare di "rilevante grado di probabilità" laddove invece la scienza ha scordato cmpletamente che quel linguaggio nasce nel contesto scientifico. Il problema è che la "scienza" è spesso collusa con il mondo degli affari per via di finanziamenti alle attività di ricerca.
RispondiEliminaIo comunque il cellulare lo uso proprio lo stesso necessario..
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