Sullo stesso campo del primo tendone No Dal Molin, (16 gennaio 2007 dal sì di Prodi alla nuova base Usa a Vicenza), a 10 anni di distanza, un tendone può tornare a essere la casa di una comunità in lotta.
Così, chi è ancora alla ricerca di un'altra Vicenza, chi vuole
continuare a “difendere la terra per un futuro senza basi di guerra”, senza cemento, senza inquinamento, senza razzismi e senza fascismi,
chi si è rassegnato ma non si è fermato, ... ha un
buon motivo per tornare - tra il 12 e il 27 gennaio 2017 - al tendone del Presidio No Dal Molin (riscaldato!), a Ponte Marchese a Vicenza
Il programma completo delle giornate fino al 27 gennaio si trova qui.
Altre info e aggiornamenti su www.nodalmolin.it.
Vicenza non è un’eccezione nel consumo del suolo e nella predazione delle risorse.
Dalla Tav alla Pedemontana, dalla Valdastico Sud e Nord alle Grandi Navi, dai progetti di incenerimento dei rifiuti alle discariche, dalle cave all’inquinamento dell’acqua (Pfas), il territorio del nord-est è sottoposto alla continua cementificazione ed è divorato da piccole e grandi opere inutili e dannose, facili prede per le lobby del cemento e del capitalismo finanziario.
Nei 10 anni dall'inizio della battaglia contro il Dal Molin vorremmo costruire un momento di manifestazione e mobilitazione che metta insieme i nostri No!
Vogliamo che sabato 21 gennaio diventi la giornata in cui affermiamo, ancora una volta, il nostro amore per la terra in cui viviamo.
Vogliamo che i NO che abbiamo gridato negli ultimi dieci anni, e quelli precedenti a noi, i NO che emergono dalle paludi dei ricordi, dalle nebbie che respiriamo in queste terre di pianura, che sorgono sulle nostre colline e sulle montagne all'alba, che questi NO diventino un favoloso SI alla vita, liberi dal malaffare, dalle mafie, dalle ruberie dell'uomo sull'uomo e sull'ambiente.
Vogliamo affermare che dove non c'è terra non c'è vita.
L'alternativa esiste, bisogna saperla vedere.
Chi vuol farti digerire un boccone amaro sa che il tempo è suo alleato. Dai e dai ti fan passare energia ed entusiasmo; quindi bravi i compagni che dopo dieci anni hanno forza e voglia di riportare l'attenzione verso l'esproprio di sovranità e territorio.
RispondiEliminaHanno dato per scontato che ci saremmo abituati anche a questo... si sono sbagliati!
EliminaVera mi ha tolto il commento di bocca. Lottare ma soprattutto resistere nella lotta è fondamentale, i No tav insegnano.
EliminaUn bel programma, che dimostra che la lotta può continuare, con la fantasia e la voglia di esserci.
RispondiEliminaLa sera inaugurale è arrivata la prima nevicata dell'inverno... buon segno!
EliminaBravi, veramente bravi.
RispondiEliminaGirerò questi commenti... saranno tutti contenti.
EliminaGrandi grandi grandi
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