Un film che sul tema più importante del nostro tempo, fa più informazione dei tanti, troppi, media mainstream; giustamente premiato a Berlino
domenica 7 maggio 2017
Aki Kaurismäki fa notizia
Il pubblico del cinema parrocchiale, fatto di mangiatori di popcorn, scartatori di caramelle,
commentatori inarrestabili e uozzappatori compulsivi, è finalmente
rimasto in rispettoso silenzio, durante il racconto di Khaled: la storia
di un cittadino siriano in fuga dalla guerra, per mezza Europa.
Un film che sul tema più importante del nostro tempo, fa più informazione dei tanti, troppi, media mainstream; giustamente premiato a Berlino
Un film che sul tema più importante del nostro tempo, fa più informazione dei tanti, troppi, media mainstream; giustamente premiato a Berlino
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Volevo vederlo e m'è scappato. Dovrò recuperarlo!
RispondiEliminaUno di quei registi di cui raramente perdo un film.
Se non l'hai visto ti consiglio il precedente: "Miracolo a Le Havre"
Hai ragione, Miracolo a Le Havre è imperdibile!
EliminaSpero tu riesca a vedere anche questo meraviglioso film che avevo mancato anch'io, ma per un colpo di fortuna, la programmazione del cinema ha avuto un intoppo e così hanno deciso di proiettarlo.
Concordo con Lucien e te, insieme a "Miracolo a Le Havre" è un film da vedere assolutamente, e da diffondere a più non posso: 10, 100, 1000 post dedicati a Aki.
RispondiEliminaUn grande regista contemporaneo.
Eliminame lo sono perso
RispondiEliminaVale la pena di cercarlo
RispondiEliminaUn film che - finalmente! - è anche cinema.
RispondiEliminaL'ho apprezzato per molte ragioni, una di queste è l'assenza di cinismo (cosa rarissima oggi).