venerdì 28 giugno 2019

l'Altopiano dei sette comuni dopo 8 mesi

Come appare oggi la foresta di Marcesina colpita dalla tromba d'aria dell'ottobre 2018


abeti rossi sradicati e spezzati dalla forza del vento

 

un cimitero di tronchi


Una tromba d'aria con queste caratteristiche e in questi luoghi, è un fenomeno meteorologico che fino a pochi anni fa era impensabile;
un fatto concreto che può essere osservato e correlato al riscaldamento globale.
In questa "calda" estate anche solo un albero in meno significa meno ombra e meno ossigeno in un territorio altamente antropizzato e inquinato.

9 commenti:

  1. Impressionante ... la rottura del clima c'è stata, impossibile negarlo. Anche nelle mie zone, in maniera minore, ho visto abeti sradicati, seccati. Una tragedia umanitaria, un'altra :(

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  2. Fanno piangere i boschi feriti... fa piangere di rabbia questo disastro annunciato.

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  3. Sono andato in Cadore subito dopo la tempesta, veniva da piangere; anche oggi che in gran parte l'uomo è intervenuto a "pulire" e a riparare i danni fatti dalla natura, quei vuoti nei boschi, quelle innaturali radure, mettono tanta tristezza.
    Ciao

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  4. Da ottobre scorso, ho avuto il coraggio solo ora per affrontare la foresta ferita.
    La vista dalla cima del monte Verena è desolante e alcuni sentieri sono ancora impraticabili.

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  5. :'( Ogni albero caduto è un regalo ai cambiamenti climatici, che ne abbatteranno altri. Piango.

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  6. È uno dei miei posti del cuore ci scio di fondo ogni inverno da anni, confesso che la prima volta che ci sono tornata a febbraio ho singhiozzato come un vitello senza riuscire a calmarmi, nessuna immagine può rendere l'idea della desolazione, dell'oscenità di quello scempio e sapere che non ho vita a sufficienza per vedere rinascere i miei boschi mi annienta

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