sabato 16 dicembre 2023

2 dati sui salari in Italia che dovremmo ripetere all'infinito


Due dati che ormai conosciamo ma che dovremmo ripetere all'infinito.

Il primo. Dal 1991 ad oggi i salari sono cresciuti in Italia soltanto dell'1% mentre nei paesi Ocse la crescita è stata del 32,3%.

Il secondo. La quota dei salari sul Pil è passata nello stesso arco di tempo dal 60 al 40% mentre quella dei profitti dal 40 al 60%.

Questi due dati suggeriscono altre due considerazioni.

La prima. Il modello economico italiano - se così si può definire - negli ultimi trent'anni ha impoverito i lavoratori e arricchito il capitale.

La seconda. I contratti nazionali non sono stati in grado di difendere la tenuta salariale; questo per chi sostiene che siano sufficienti a garantire i redditi dei lavoratori di fronte alla perdita di potere d'acquisto.

Un'ultima nota per chi tira sempre in ballo la scarsa produttività del sistema economico italiano: i salari sono cresciuti assai meno anche della produttività che evidentemente ha giovato solo ai profitti. In sintesi dopo il lungo dopoguerra del conflitto sociale e politico, siamo approdati nel paradiso dei ricchi che hanno fatto pagare il conto ai lavoratori.

di Alessandro Volpi

14 commenti:

  1. Direi che il post presenta una realtà ineccepibile. Lo si capisce anche da tante cose. Di recente, essendo passato da una operazione chirurgica ad un'altra, infermieri e medici con cui ho parlato in ospedale mi hanno confermato che lavorando con le stesse mansioni in Francia, oppure in Belgio, o in Germania, in Olanda, in Spagna o in Portogallo il loro stipendio sarebbe, in molti casi, il doppio o quasi.

    La stessa cosa per altre categorie di lavoro, come gli insegnanti e la ricerca ad esempio...la ricerca, la famiglia e altri settori italiani sono solo facili slogan per vincere le elezioni. E poi? Una volta vinte le elezioni non succede un bel niente...anzi: arrangiatevi.

    Un salutone e bel post chiaro e preciso

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  2. "CONTRADDIZIONI"

    Dice "C'è crisi"
    Dice "Mancano i fondi"
    E poi quelli al potere dicono "_Stringiamo la cinghia"
    Però poi quella cinghia
    Sembra diventare un cappio
    Cappio che impicca solo noi poveri
    Dai salari da fame

    E quando protestiamo
    Ci sentiamo dire che siamo già fortunati
    Ad averlo il lavoro
    E di pensare a chi è precario
    A chi disoccupato ed inoccupato

    Insomma a sentire loro
    Io sono ricco
    Sono il nuovo ricco del terzo millennio

    Però è strano
    Se sono ricco perchè non arrivo alla fine del mese?

    E poi
    Se io sono ricco
    Loro che c'hanno ville e yacht
    Ed hanno soldi che gli escono dalle orecchie
    Cosa sono?

    Dice "I sindacati sono felici, metalmeccanici
    Docenti e personale infermieristico
    Da dicembre avranno 100 euro lordi di aumento annuo, insomma staranno meglio"

    Eppure i nostri salari
    Dal 1991 ad oggi sono saliti solo dell'1%
    Contro il 32,3% degli altri Paese OCSE

    E poi mi domando
    Che senso ha un aumento della mia retribuzione
    Se poi è inferiore all'aumento del prezzo del pane

    Dice"Sono tempi duri"
    Dice "Ce lo chiede l'Europa
    Dice" Mancano i fondi"
    Poi però non capisco
    Dove li trovino i soldi per mandare armi in Ucraina
    E perchè solo per noi non ci sono mai sti sordi

    Dice" Non sei contento? Licenziato e cassaintegrato"

    Ecco
    Ora sto peggio davvero
    Ma da un lato sono più felice
    Perchè ora almeno sento esserci
    Profonda coerenza tra la mia condizione economica reale
    E quella che loro mi attribuiscono

    Insomma ora sono povero secondo me e secondo loro

    Dice.....

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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    1. La tua poesia è bella e chiara; grazie. Buone Feste!!!

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  3. Parli di realtà incontrovertibili e chiare a tutti, ma nessuno che riesca a capovolgere il trend, tutti zitti e muti, soprattutto alle urne.

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    1. Concordo con il tuo comento; grazie. Buone Feste!!!

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  4. Passo per farti gli auguri di buone feste e buon natale! Passatela bene! Un salutone e alla prossima

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    1. Grazie ancora e ricambio tutti gli auguri. A presto.

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  5. Ho ancora davanti agli occhi l'ignobile dibattito sull'affossamento di un salario minimo che garantisca un po' di dignità ai lavoratori. E mi spiace moltissimo che non ci siano proteste dei cittadini e delle associazioni a condizioni di vita sempre peggiori e ad un impoverimento sempre più diffuso.
    In Francia hanno messo le città a ferro e fuoco per molto meno, perché non deve passare l'idea che siano sempre i più deboli a pagare e sempre i più ricchi ad arricchirsi ancora di più.
    Il salario basso e il precariato sono sempre stati strumenti di pressione elettorale ai quali una politica populista non può fare a meno, più creano disagio e povertà più ci saranno persone costrette a "vendere" il proprio voto a chi ti butta un osso.
    Buone Feste

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    1. Hai ragione, dovremmo volgere l'attenzione ai "cugini" francesi. Siamo senza una rappresentanza lontana dagli interessi elettorali e degna di questo ruolo.
      Un caro augurio di pace

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  6. Una destra che ha fatto bene i suoi interessi, mentre una sinistra (creata in qualche strano laboratorio), che ha non ha fatto gli interessi di chi lavora e non lavora. Mettici una legge elettorale che peggio di così si muore, è il gioco è fatto. Sempre interessante il tuo blog Berica.

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    1. Grazie Alli, sempre graditi i tuoi commenti.
      Un abbraccio e un augurio di pace

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  7. sempre le solite fregnacce, le solite fakes, perchè non fai l'analisi sugli stipendi dei valorosi caporioni dell'immaginifico bobbolo, sugli stipendi dei politici, dei magistrati, dei cattedratici universitari, sui generali, gli ammiragli i consiglieri comunali regionali e provinciali e tutti i vari caporioni nelle aziende private e ti accorgeresti che sono i migliori al mondo.
    Oggi persino i laureati concorrono per un posto da carabiniere o poliziotto, quando 50 anni orsono c'erano le barzellette su di loro

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    1. Bell'idea! Spero di leggere la tua analisi nel tuo blog. Buone Feste

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