l’orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un’anestesia
come un’abitudine
“Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi …dire “Siamo 600 milioni, un miliardo e 200 milioni…” e, approfittando del fatto di essere così numerose, pensano di poter essere in grado, di avere il diritto, soprattutto, di vessare, di umiliare le minoranze.”
(Fabrizio De Andrè)
nella foto il popolo italiano...
RispondiEliminaun saluto
Ernest, un saluto anche da parte mia.
RispondiEliminaMio padre soleva dire: "popolo pecorone" e "popolo bue". Quest'ultima l'aveva sentita in una piazza durante un comizio elettorale quando il candidato, accorgendosi della distrazione dei convenuti, li aggredì con quelle parole e fu subito applaudito.
Erano gli anni '50 e sembra ieri...
che altro aggiungere beri a queste parole di faber? dobbiamo solo avere la forza di non arrenderci a questo sudiciume, e far contare nel nostro piccolo tutte le minoranze in modo che più gente possibile sappia ciò che subiscono!
RispondiEliminagrazie berica ciao
Ciao Nico,
RispondiElimina"hasta la victoria siempre",
dicevano quelli che erano dalla parte del torto...
e ve bene berica, l'hai voluto tu :-)
RispondiEliminate la dedico volentieri!
Dalla parte del torto (Claudio Lolli)
E quando proverete a ridere del vostro dolore
con quei denti bellissimi che vostra madre vi ha dato
Quando avrete bisogno di trattenere il fiato
per qualche miracolo o un disastro di più.
E quando riuscirete a piangere per uno stupido amore
con quegli occhi bellissimi che il mio amore vi ha dato
quando avrete una valigia con un bel sogno sciupato
da uno sguardo cattivo, una cattiveria di più.
Venitemi a trovare correte a perdifiato
per voi ci sarà sempre il mio cuore incantato
venitemi a cercare nel mio arcobaleno privato
tra il colore del futuro e quello del passato.
E quando avrete voglia di ascoltare una storia
con quelle orecchie bellissime che vostra madre vi ha dato
una storia che forse io ho dimenticato
ma è lo stesso comunque io la racconterò
E' la storia dell'uomo che scriveva il suo amore
con quelle dita bellissime che il mio amore vi ha dato
la scriveva nel mondo come una canzone
con quell'unica voce, quella voce che c'è.
Rimanete con me non scappate a perdifiato
per voi ci sarà sempre il mio cuore incantato
rimanete con me nel mio arcobaleno privato
tra il colore del futuro e quello del passato.
E quando proverete a stare dalla parte del torto
con quella voce bellissima che vostra madre vi ha dato
insieme a tutti quelli che non hanno giocato
neanche la prima mano né una mano di più.
E quando graffierete come cuccioli ribelli
con quelle unghie bellissime che il mio amore vi ha dato
In un giorno dorato, in un giorno fatato
leccando una ferita, una ferita di più.
Venitemi a trovare, correte a perdifiato
per voi ci sarà sempre il mio cuore incantato
venitemi a cercare nel mio arcobaleno privato
tra il colore del futuro e quello del passato.
E quando vi siederete dalla parte del torto
perché ogni altro posto sarà già stato occupato
con quel culo bellissimo che la mia donna vi ha dato
con quel culo che io non ho mai visto di più
Venitemi a svegliare e bussate a perdifiato
per voi ci sarà sempre il mio cuore incantato
forse malinconico ma mai rassegnato
una carezza alla luna alle stelle
e un pallone sul prato.
grazie Nico,
RispondiEliminaavevo dimenticato quanto fosse bella...