giovedì 17 giugno 2010

la vera partita si sta giocando non sull’occupazione ma sui diritti

Foto bad_winters 
(immagini di Davide Orecchio)
L’accordo sottoscritto da Cisl e Uil “lancia un segnale forte di arretramento e rischia di creare un precedente pericoloso per tutte le categorie. Qui la vera partita si sta giocando non sull’occupazione ma sui diritti”

Con questo accordo i sindacati stanno svendendo la loro anima, il loro essere altro dai ‘padroni’. Qui la vera partita si sta giocando non sull’occupazione ma sui diritti”. Luciano Gallino, sociologo esperto del mercato del lavoro, intervistato da Giuliano Rosciarelli (Gli italiani.it),  boccia senza appello l’intesa raggiunta da Fiat insieme a Cisl e Uil.

Crede che questo accordo cambi in maniera irreversibile le relazioni industriali?

Non so se in maniera irreversibile ma certo questo accordo lancia un segnale forte di arretramento e rischia di creare un precedente pericoloso per tutte le categorie. Sicuramente in questo momento altre aziende stanno alla finestra ad aspettare di vedere come va a finire per poi chiedere anche loro deroghe ai contratti nazionali, nuove prestazioni ecc. E’ ormai evidente che la vera natura della globalizzazione è venuta allo scoperto. Si dice in maniera chiara che per competere bisogna accettare condizioni di lavoro meno favorevoli in linea con quelle dei paesi in via di sviluppo. La globalizzazione non è il messia che volevano farci credere. Certo in Cina, in India, in Brasile una gran fetta della popolazione ha oggi più possibilità di ieri ma per l’insieme dei lavoratori è stata una grande sconfitta. La precondizione alla globalizzazione economica, ci hanno sempre detto, era che i diritti dei paesi benestanti si sarebbero diffusi, oggi scopriamo che avviene il contrario. Non solo, questo arretramento addirittura si teorizza come unico modello di sviluppo.
leggi il resto dell'intervista
l'accordo separato

1 commento:

  1. purtroppo la caduta libera continua! dalla vergogna dell'articolo 18 a questo ulteriore accordo separato. continuano ad ammazzare quei pochi strumenti di difesa che abbiamo!
    basti guardare per esempio come bonanni interagisce con i filogovernativi a ballarò

    RispondiElimina