Concordo con Alligatore e paradossalmente mi viene da aggiungere per fortuna ancora nelle carceri inglesi perchè vuol dire che non hanno deciso per ora di estradarlo e possiamo ancora sperare che non succeda.
In aprile la Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli USA per Assange, l’ordinanza non è ancora stata eseguita e non so se ci sono ancora margini per contestare questa sentenza. Julian Assange è un perseguitato, su di lui c’è un accanimento giudiziario che non ha precedenti, gli USA vogliono vendicarsi per la brutta figura mondiale che hanno fatto dopo la pubblicazione dei documenti segreti che accertavano crimini di guerra statunitensi, i rapporti di sudditismo e di vassallaggio con i cosiddetti “alleati” e, ad esempio in Italia, il fatto che il PD sarebbe una sorta di creazione fittizia a tavolino per impedire che possa nascere una vera sinistra, che ostacolerebbe le mire americane. Quella che si autodefinisce la più grande democrazia al mondo e il garante univerale della libertà si è intrappolata da sola fra il mettere a tacere i propri crimini di guerra e le proprie sporche mire e il dimostrare con una condanna (alcune stime riferiscono che Assange rischierebbe fino a 175 anni di carcere) che non tengono in alcun conto della libertà di stampa e di espressione. Che sono insomma una dittatura, un’oligarchia di miliardari a tutela dei propri interessi e di quelli dei propri sodali … sulla pelle di chiunque tenti di opporvisi e di ostacolarli. Gli inglesi dopo la brexit e con Johnson come premier, sono completamente nelle mani degli americani, non possono rifiutare loro alcun favore; se finora hanno traccheggiato è stato solo per salvare la forma e non apparire apertamente come quelli che si calano le braghe. Ciao
Cartolina ricordo.
RispondiEliminaChe, per l'appunto, è bene ricordare
Un altro innocente nelle carceri inglesi.
RispondiEliminaConcordo con Alligatore e paradossalmente mi viene da aggiungere per fortuna ancora nelle carceri inglesi perchè vuol dire che non hanno deciso per ora di estradarlo e possiamo ancora sperare che non succeda.
RispondiEliminaIn aprile la Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli USA per Assange, l’ordinanza non è ancora stata eseguita e non so se ci sono ancora margini per contestare questa sentenza.
RispondiEliminaJulian Assange è un perseguitato, su di lui c’è un accanimento giudiziario che non ha precedenti, gli USA vogliono vendicarsi per la brutta figura mondiale che hanno fatto dopo la pubblicazione dei documenti segreti che accertavano crimini di guerra statunitensi, i rapporti di sudditismo e di vassallaggio con i cosiddetti “alleati” e, ad esempio in Italia, il fatto che il PD sarebbe una sorta di creazione fittizia a tavolino per impedire che possa nascere una vera sinistra, che ostacolerebbe le mire americane.
Quella che si autodefinisce la più grande democrazia al mondo e il garante univerale della libertà si è intrappolata da sola fra il mettere a tacere i propri crimini di guerra e le proprie sporche mire e il dimostrare con una condanna (alcune stime riferiscono che Assange rischierebbe fino a 175 anni di carcere) che non tengono in alcun conto della libertà di stampa e di espressione.
Che sono insomma una dittatura, un’oligarchia di miliardari a tutela dei propri interessi e di quelli dei propri sodali … sulla pelle di chiunque tenti di opporvisi e di ostacolarli.
Gli inglesi dopo la brexit e con Johnson come premier, sono completamente nelle mani degli americani, non possono rifiutare loro alcun favore; se finora hanno traccheggiato è stato solo per salvare la forma e non apparire apertamente come quelli che si calano le braghe.
Ciao