Il 6 agosto 1945 gli Stati Uniti d'America misero in atto il primo bombardamento atomico della storia su Hiroschima, non contenti, tre giorni dopo il 9 agosto 1945, replicarono su Nagasaki con il secondo, e per ora ultimo, bombardamento atomico della storia.
E' bizzarro che i rappresentanti USA si rechino in Giappone, sui luoghi del disastro e del dolore per commemorarli, come se non ne fossero i responsabili.
Con la finestra di Overton ormai lasciata aperta, potrebbe spirare il vento del revisionismo storico per far dimenticare che sono stati i primi e gli unici ad utilizzare armamenti nucleari sulla popolazione civile di due città.
Una tesi da inconcepibile, assurda e raccapricciante, può diventare successivamente accettabile, poi ragionevole, quindi popolare e infine legale.
Come rendere accettabile ciò che non lo è.
Loro sono i responsabili, proprio per questo devono riconoscere il loro folle gesto e scusarsi ogni anno per tutti gli anni a venire. Piuttosto evidenzierei l'ipocrisia di uno Stato che sembra non aver imparato nulla da quegli assurdi eventi ma che anzi, nel corso del tempo, ha compiuto atrocità e guerre furbe e drammatiche per i suoi propri scopi ed il proprio tornaconto.
RispondiEliminaE’ davvero incredibile, anzi in un certo senso mostruoso perché nel corso della commemorazione del 77° anniversario della bomba a fissione lanciata su Hiroshima, il segretario generale dell’Onu è stato capace di non citare nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio chi è stato a provocare la prima strage atomica senza nessuna vera ragione militare, ma solo per imporre al mondo il proprio dominio, ovvero gli Usa.
EliminaTratto da: https://ilsimplicissimus2.com/2023/08/06/hiroshima-commemorazione-senza-citare-gli-usa/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=hiroshima-commemorazione-senza-citare-gli-usa
Anni per costruire, attimi per distruggere. In questo specifico caso come in tutte le guerre con i crimini collegati. Penso anche all'attacco del tutto ingiustificato del 24 aprile 1945 che rase al suolo la città di Brema quando ormai la guerra era finita.
RispondiEliminaC'è chi non impara niente dal passato.
Un salutone e alla prossima
Hai ragione a ricordare Brema alla quale aggiungo Dresda e Colonia.
EliminaSembra che la distruzione sia funzionale al "banchetto" della ricostruzione.
Grazie per essere passato... alla prossima.
Great blog
RispondiEliminaGrazie
EliminaPlease read my post
RispondiEliminaCerto!
EliminaLa guerra è di per sé un crimine. Una sequenza in cui ad ogni crimine ne segue un altro. Abbiamo sempre il dovere di fermarle.
RispondiEliminaLa guerra è un crimine e chi la decide è un criminale. Chi specula o guadagna con la guerra è un criminale.
EliminaDurante la nostra storia recente, abbiamo sperimentato la guerra partigiana di liberazione in difesa di una guerra decisa da criminali
Grazie per essere passato di qui.
EliminaChe siano da sempre i più grandi criminali a livello mondiale, gli Usa, non ho mai avuto dubbi. Ovviamente, da vincitori, offrono la loro narrazione. Il loro sistema di vita domina da un capo all'altro del mondo (pensa ai giapponesi, occidentalizzati fino al midollo, che sversano in questi giorni nel mare altra feccia nucleare, cosiddetta civile, ma a me non pare tanto civile).
RispondiEliminaIniziano la loro storia con un genocidio e da allora, non hanno mai smesso di fare la guerra.
EliminaGigantesca ipocrisia sul disastro ambientale consumato in questi giorni in cui si implemtentano demenziali poltiche autoefinite green
Come si dice: il colpevole torna sempre sul luogo del delitto.
RispondiEliminaAnche se si tratta di un delitto atroce come l'atomica
Grazie per questa acuta osservazione.
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