mercoledì 19 luglio 2023

Colpirne uno per educarne cento

WikiLeaks Founder Julian Assange Arrest: Why It Should Scare Reporters ...Il fotografo ha ritratto Julian Assange durante il suo scandaloso arresto dentro una sede diplomatica nella città di Londra. Un avvertimento per tutti i giornalisti e un avvertimento per tutti noi.

La verità sulle azioni criminali dei potenti non possono essere rese note al pubblico, pena, una punizione esemplare: persecuzione, diffamazione e carcerazione senza processo.


Unum gastigabis, centum emendabis (ne castigherai uno, ne correggerai cento) viene dal nostro lontano passato.

In epoca moderna, con lo stesso significato, il detto di Mao Zedong "Colpirne uno per educarne cento", è stato ripreso anche dall'organizzazione terroristica delle Brigate Rosse.

Anche la mafia lo ha fatto proprio e per non destare il minimo dubbio sul messaggio, ne ha colpiti due: i giudici Falcone e Borsellino.

Il 20 Marzo 2021, a un anno dall’inizio dell’evento COVID19, due attori Russi si sono chiesti quale sia l’effetto cumulativo del clima di paura e repressione violenta continue vissute. Hanno quindi effettuato un esperimento sociale. Il primo attore ha finto di essere un addetto alla sicurezza, il secondo si è finto un giovane cliente di un centro commerciale, che passeggia senza la mascherina prescritta nei luoghi pubblici al chiuso.

Il risultato dell’esperimento è stato inquietante. Quando l’addetto alla sicurezza ha manganellato il giovane cliente urlandogli “dove è la mascherina?”, nessuno è intervenuto, nessuno ha protestato anche solo verbalmente, e tutti si sono affrettati a scappare a testa bassa, infilando la mascherina. Perché? Come è stato possibile arrivare a tanto? Leggi il resto del post a questo link

Siamo tutti avvisati!

9 commenti:

  1. assange e "pandemia non esiste" mi sembra un po' ardita come associazione, ma non insisto

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    1. Ciao, scusa dove ho scritto "pandemia non esiste"?
      Mi sembra un tema che citi spesso e in questo caso, a sproposito.
      Mi dispiace che tu non abbia colto il senso del post.
      Alla prossima.

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    2. Inquietante e preoccupante almeno quanto la risposta slegata dal contesto del tuo post data da Bertow

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  2. Il controllo da parte del potere (in varie forme per come vediamo) sulle fonti di informazione, come per la cultura, è la tipica e storica questione del potere fine a sé stesso. Chi non sta da quella parte ne paga sempre le conseguenze in prima persona.

    Non voglio passare per un ottimista ma, sempre storicamente, più il potere stringe il pugno di ferro e sempre più persone (o gruppi di persone) si schiereranno contro il potere. Non è possibile controllare tutto, potrei farti migliaia di esempi.

    Inoltre ho sempre pensato che tutto ha un inizio e tutto ha una sua fine (lo diceva anche Falcone con parole simili). Si arriverà al centro del problema o della questione...e lì vedremo.

    Un salutone e alla prossima
    e complimenti per il post

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    1. Invidio il tuo ottimismo, ma non sono certa che Non è possibile controllare tutto...
      La tecnologia della sorveglianza è una importante variabile di questo periodo storico e l'abbiamo vista all'opera in diverse occasioni. Le ultime disposizioni legislative, nostrane e sovranazionali, vanno in questa direzione. Grazie per i graditi complimenti, alla prossima.

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  3. Vedi quanto ci hanno divisi (altro detto latino, dividi et impera), se oggi non si riesce a parlare di quel tempo, passato recente, senza suscitare clamore e puntualizzazioni? Post complesso, certo, che tocca vari argomenti, ma certo, connessi. Assange è il punto. Proprio in questi anni incarcerato per avere rivelato le malefatte dell'occidente... per il resto sappiamo!

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    1. Sul divide et impera, hai ragione e ne sono addolorata.
      Grazie per aver puntualizzato che il centro del post è la condizione di Julian Assange.
      Alla prossima

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