giovedì 7 luglio 2022

Stato di eccezione e guerra civile

Da Stasis di Giorgio Agamben

La guerra civile come paradigma politico, ho cercato di mostrare che nella Grecia classica la possibilità – sottolineo il termine “possibilità” – della guerra civile funzionava come una soglia di politicizzazione fra l’oikos e la polis, senza la quale la vita politica sarebbe stata inconcepibile. Senza la stasis, il levarsi in piedi dei cittadini nella forma estrema del dissenso, la polis non è più tale. Questo nesso costitutivo fra stasis e politica era così inaggirabile che anche nel pensatore che sembrava aver fondato la sua concezione della politica sull’esclusione della guerra civile, cioè Hobbes, questa resta invece fino all’ultimo virtualmente possibile.

L’ipotesi che vorrei proporre è allora che se siamo giunti alla situazione di assoluta depoliticizzazione in cui ora ci troviamo, ciò è appunto perché la stessa possibilità della stasis è stata negli ultimi decenni progressivamente e integralmente esclusa dalla riflessione politica, anche attraverso la sua surrettizia identificazione col terrorismo. Una società in cui la possibilità della guerra civile, cioè della forma estrema del dissenso, è esclusa è una società che non può che scivolare nel totalitarismo. Chiamo totalitario un pensiero che non contempla la possibilità di confrontarsi con la forma estrema del dissenso, un pensiero, cioè, che ammette solo la possibilità del consenso. E non è un caso che è proprio attraverso la costituzione del consenso come unico criterio della politica che le democrazie, come la storia insegna, sono cadute nel totalitarismo.

Come spesso avviene, ciò che si è rimosso dalla coscienza riemerge in forme patologiche e quello che sta oggi accadendo intorno a noi è che l’oblio e la disattenzione nei confronti della stasis vanno di pari passo, come Roman Schnur aveva osservato in uno dei pochi studi seri sulla questione, col progredire di una sorta di guerra civile mondiale. Non si tratta soltanto del fatto, pure da non trascurare, che le guerre, come giuristi e politologi avevano già notato da tempo, non sono più formalmente dichiarate e, trasformate in operazioni di polizia, acquisiscono i caratteri che si era soliti assegnare alle guerre civili. Decisivo oggi è che la guerra civile, facendo sistema con lo stato di eccezione, si trasforma come questo in uno strumento di governo.

Se si analizzano i decreti e i dispositivi messi in atto dai governi negli ultimi due anni appare con chiarezza che essi sono rivolti a dividere gli uomini in due gruppi contrapposti, fra i quali si stabilisce una sorta di ineliminabile conflitto. Contagiati e sani, vaccinati e non vaccinati, muniti di greenpass e privi di greenpass, integrati nella vita sociale o esclusi da essa: in ogni caso, l’unità fra i cittadini, come succede in una guerra civile, è venuta meno. Quel che è avvenuto sotto i nostri occhi senza che ce ne accorgessimo è, cioè, che le due forme-limite del diritto e della politica sono state utilizzate senza scrupoli come forme normali di governo. E mentre nella Grecia classica, la stasis, in quanto segnava un’interruzione della vita politica, non poteva per nessun ragione essere occultata e trasformata in norma, essa diventa oggi, come lo stato di eccezione, il paradigma per eccellenza del governo degli uomini.

10 commenti:

  1. Che io avrei pensato che la guerra civile c'è se non c'è unità tra i cittadini.
    Che ingenuotto che sono!?!

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    1. Infatti, ingenuotta con te... non finisco mai di imparare!

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  2. IL rischio di guerra civile indotta peraltro dal potere e da noi che non capiamo il tranello che ci stanno facendo, è un rischio che anch'io vedo già da un po'.

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    1. Gli artisti, sopratutto i poeti, hanno "la vista lunga" e per questo sono "sacri agli dei"

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    1. Mi dispiace... recentemente, riscontro diversi problemi con i commenti di blogger... Ti invito a reinserire il commento.

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  4. Ne parlavamo in questi giorni con mia moglie! Generare consenso in questo modo è assolutamente antidemocratico, soprattutto nel mondo di oggi in cui i media la fanno da padrone. Fanno vedere solo ciò che vogliono, tacendo il resto! E questa guerra del potere ne è la dimostrazione più lampante di come vogliono distruggerci! Ti abbraccio amica mia

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  5. È da un po' che anch'io sento forte il rischio di una guerra civile purtroppo... PS quando un commento va in spam sappi che puoi recuperarlo basta che tu vada su design e poi commenti e poi spam e poi spunti dallo spam e lo pubblichi.

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