Uno scatto non scontato di un canale qualsiasi, riporta l'attenzione su questa mancanza di attenzione e di amore verso la città più bella del mondo, forse anche la più fragile.
La scritta è in inglese non per caso: la lingua della colonizzazione, la lingua della globalizzazione, è anche la lingua delle truppe straniere di occupazione.
Faccio quello che voglio. Un malinteso concetto di libertà in un paese non libero delle sue scelte; un paese che riceve ordini da oltre oceano; un paese che potrebbe essere un faro di intelligenza, cultura e bellezza, come è stata Venezia e come il grandioso passato italiano ricorda.
Sotto stretta sorveglianza perché potenziali competitori vincenti.
Concordo con quanto hai scritto.
RispondiEliminaCome Venezia, altre città italiane importanti da ogni punto di vista, hanno perso la loro vera identità.