lunedì 14 febbraio 2011

la società civile è scesa in piazza

Sono orgogliosa della mia "tranquilla" città.
Ieri eravamo veramente in tanti come non succedeva dalla grande manifestazione nazionale contro la base militare al Dal Molin.

Belle facce in corteo, tanta volgia di parlare e di confrontarsi, moltissimi interventi dal "palco" gentilmente concesso dalla Direttrice del Museo Civico cittadino (l'ingresso sopraelevato di palazzo Chiericati, capolavoro di Andrea Palladio).



video tratto da Vicenza Più (unica alternativa alla "voce del padrone" il quotidiano più letto in provincia) che ha commentato così:
La partecipazione a "Se non ora, quando?" è stata oggettivamente enorme per una città 'tranquilla' come Vicenza: tra le 6.000 e le 10.000 persone a seconda delle stime, con tantissimi giovani di entrambi i sessi.

Tra i tanti cartelli ironici: "xe ora de far su el mascio"
traduzione: è arrivato il momento di uccidere il maiale (come da tradizione)
Messaggio quasi subliminale, che invita la società italiana a "uccidere" il re per fare la rivoluzione che ancora manca nella nostra storia patria.
Un invito da non perdere nell'occasione del 150° dell'Unità d'Italia.

Le donne sono il motore della civiltà e della società:
lo hanno dimostrato ancora una volta.

3 commenti:

  1. Certo, una manifestazione continua, perchè l'alto deve essere sempre sollecitato dal basso, altrimenti, chiunque ci sia in alto, rimane immobile e ingrassa.

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  2. nelle piccole città fa molto più effetto vedere tante persone riunite per un grido forte e condiviso. Bello!

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