Emile Zola aveva scritto il suo J'accuse...! nel 1898 per denunciare pubblicamente l'ondata antisemita che si era concretizzata nelle irregolarità e nelle illegalità commesse nel corso del processo contro Dreyfuss;  
da allora "j'accuse" si riferisce ad una denuncia pubblica nei confronti di un sopruso o di un'ingiustizia.
Accuso il governo italiano di atto di disumanità e di offesa ai diritti fondamentali della persona umana
Accuso i suoi ministri di atto di razzismo e di discriminazione verso altri esseri umani
Accuso la società italiana di complicità diffusa con le nuove leggi razziali
Accuso gli intellettuali italiani e quello che resta di cultura di mancare totalmente di probità morale
Accuso il giornalismo italiano di alimentare campagne di odio verso l’altro soprattutto se povero e diverso
Accuso gran parte della scuola e del sistema formativo di non educare alla varietà culturale e al rispetto dell’alterità
Accuso le istituzioni europee di lasciare fare, anzi di alimentare atteggiamenti xenofobi nei confronti dei poveri del mondo
Accuso
 chi governa di non rispettare la Costituzione italiana che parla di 
eguaglianza a prescindere dalle origini sociali, culturali, etniche e 
dal credo religioso
Accuso
 i ceti privilegiati di guardare solo ai loro privilegi e di essere 
responsabili delle diseguaglianze spaventose presenti nel mondo, 
diseguaglianze che provocano miseria, intolleranza e razzismi
Accuso tutti quelli che vedono , sentono e non fanno nulla per fermare la barbarie in atto
Accuso l’Italia di offendere la memoria e il dolore dei propri emigranti
Accuso
 l’Italia di offendere la memoria di quelli che hanno lottato durante il
 Risorgimento e la Resistenza per la dignità, l’eguaglianza e la 
democrazia
Accuso
 gli italiani che hanno dimenticato cosa significa lasciare la propria 
terra per tentare di costruirsi una vita migliore Accuso i tanti e le 
tante che non hanno il minimo rispetto dell’umanità e della propria 
umanità
Accuso
 questo modello di società che si basa sullo sfruttamento dell’uomo 
sull’uomo, dell’uomo sulla donna, del ricco sul povero, del potente sul 
debole
Accuso quelli che potrebbero fare qualcosa, anche nel piccolo, e che non fanno nulla per alleviare la sofferenza altrui
Accuso
 i ben pensanti che sono convinti di avere sempre ragione per il solo 
fatto che hanno quattro soldi in tasca e uno strapuntino alla corte del 
Satrapo di turno
Accuso l’assenza d’indignazione e di senso di rivolta da parte dei tanti che dicono di essere delle ‘anime belle’
Voglio
 fare mie le parole dello scrittore Emile Zola che difese Dreyfus contro
 l’ondata antisemita che dilagava sulla Francia; scriveva nel suo 
“J’accuse” che gli costò una condanna e l’esilio:
“E
 questa gente dorme tranquilla, ha moglie e dei figli che amano!...E’ un
 crimine contro l’umanità di appoggiarsi su una stampa immonda, di 
essere complici della gentaglia che gioisce della sconfitta del diritto e
 della probità. Ho una passione, quella della luce della verità, in nome
 dell’umanità che soffre e ha diritto alla felicità. La mia protesta 
infiammata è il grido di dolore della mia anima!”.
fonte: www.traccedizioni.it  Tracce, Rivista multimediale di critica radicale, n.29 autunno 2009, pp. 4-5
 

 
anch'io ho scoperto due anni fa questa rivista è stupenda....oltre ad essere libertaria; una miniera di spunti anche per le lezioni.
RispondiEliminaconcordo
EliminaAlcuni di questi accuso fanno proprio fremere.
RispondiEliminaAccuso il giornalismo italiano di alimentare campagne di odio verso l’altro soprattutto se povero e diverso
Eliminaquesto è uno di quelli che mi indignano di più perchè media e democrazia sono strettamente collegati e non possono esistere senza l'altro
Espressioni molto forti che condivido in parte.
RispondiEliminaHo visto la tua deliziosa vignetta sul capitalismo. Posso rubartela? Citando la fonte, s'intende.
RispondiEliminaCara @Ambra, è un piacere... la fonte è questa: http://difesasaluteterritorio.blogspot.com/
Eliminaquoto Alberto!
RispondiEliminae non sono neanche troppo sicuro che l'italico poppolo si sia svegliato!
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