sabato 1 aprile 2017

Pfas

Sono quattordici gli indagati per il blitz messo in atto da alcune associazioni e centri sociali del Veneto alla Miteni di Trissino il 18 marzo scorso.

Risultati immagini per vicenza si solleva miteni
immagine dal Giornale di Vicenza
... azioni come queste sono causate da azioni precedenti altrettanto OLTRAGGIOSE dei LIMITI. Quando si perde il "senso del limite" il rischio diventa alto ... Scappa di mano... Perché purtroppo è già capitato con l'inquinamento fatto dalla Miteni. Partito da Trissino e propagatosi senza più possibilità di fermarlo, di controllarlo, fino al mare. 
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Causato dalla negligenza, incompetenza o banale follia dei suoi dirigenti accecati dal profitto senza LIMITI, ammorbidito dalla commistione di interessi, dall'ignoranza degli effetti e da tutto ciò che si scambiano istituzioni senza un briciolo di responsabilità e una multinazionale che del territorio locale e della sua gente non gliene frega niente, come un tempo facevano certi gran signori proprietari della stessa fabbrica: la famiglia Marzotto. La Miteni ha rotto i LIMITI della convivenza civile per prima
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Li ha rotti perché ha contaminato l'acqua, il bene primario, e nessuno ora sa più cosa fare... 

... Nardone (ad Miteni ndr) in Commissione Ambiente Territorio Montecchio (VI) ha avuto il coraggio-OLTRAGGIO di negare ogni evidenza, di affermare che la Miteni lavora per il bene della comunità poiché in futuro farà collirio per gli occhi dei babbei (dei babbei n.d.a.) e farmaci antitumorali per gli ammalati di tumore (queste ultime, parole sue, sono il massimo dell'OLTRAGGIO), lo stesso Nardone che sabato ha tacciato per malviventi e "squadristi" gli attivisti, ... rotto i limiti, ma di una fabbrica che è la causa di quel malvivere, soprattutto perché oltre a bere acqua contaminata ci sentiamo tutti continuamente presi in giro. Ogni giorno. Da una "squadra" bene architettata di industriali senza scrupoli, di giornalisti servi, di amministratori inconcludenti sulle pubbliche cose, una squadra di cui Nardone non è altro che una misera pedina, non certo la punta di diamante
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Nardone, sei tu qui il "pericolo pubblico" numero uno. Per 350.000 persone! ... Una massa incontrollabile quanto i PFAS sversati sulle falde.

liberamente tratto da:
https://casacibernetica.wordpress.com/2017/03/31/verso-una-nuova-marcia-dei-pfiori-testi-e-convocazione 

per approfondimenti: http://www.globalproject.info/it/in_movimento/chiudere-la-miteni-veneto-libero-dai-pfas/20697
al

4 commenti:

  1. Questa vicenda del pfas, mi fa subito ricordare i veleni della Caffaro di Brescia. Il rispetto per l'ambiente e per la salute, viene prima di tutto.

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    1. L'attacco all'ambiente e alla salute accomunano e uniscono tutto il nostro bellissimo paese.

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  2. Mamma che rabbia che mi sta montando!! Io lo so che il male non si augura a nessuno, però onestamente vorrei tanto che fossero loro ad ammalarsi di tumore a causa degli sversamenti di pfas.

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    1. Lorsignori non vivono nella "zona rossa" dove i residenti sono soggetti al monitoraggio dei livelli di pfas nel sangue.
      La nota azienda che inquina, dovrebbe pagare, non solo i danni materiali e morali, ma anche i costosissimi filtri da applicare all'acquedotto, che invece, sono a carico dei contribuenti.
      Le autorità dovrebbero chiudere l'acquedotto e fornire acqua pulita e potabile ai cittadini.

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